Maurizio Battistelli
Maurizio Battistelli

E’ la resa dei conti per la Promozione dell’Atletico Morena. Domenica si giocherà l’ultimo turno della stagione regolare e la squadra cara ai patron Enzo e Mauro Fabrizi è attesa sul campo del Sermoneta già certo del terzo posto finale nel girone C. Una squadra dalla qualità notevole e dai numeri impressionanti (basti pensare ai 97 gol fatti) che avrà voglia di chiudere bene la stagione davanti ai propri tifosi, anche se inevitabilmente il pensiero sarà proiettato alla finale di Coppa Italia in programma sabato 13 maggio contro la Polisportiva Monti Cimini. «E’ chiaro che quell’appuntamento assorbirà molte loro energie mentali – dice il capitano dell’Atletico Morena Maurizio Battistelli -, ma se pensiamo di andare lì a fare una passeggiata sbagliamo di grosso. Dovremo sudare per vincere, ma al tempo stesso sappiamo che abbiamo un solo risultato a disposizione per sperare di evitare i play out. Inoltre dovremo evitare attentamente eventuali sanzioni disciplinari che potrebbero danneggiarci in vista di un ipotetico spareggio».

Saranno diversi i calcoli da fare una volta ufficiali i risultati dell’ultima giornata di campionato, ma il play out per l’Atletico Morena rimane uno “spettro” molto presente. «Se andremo ai play out, daremo il massimo per salvarci – dice in maniera molto logica Battistelli – Ho giocato due spareggi con la Diana Nemi in Eccellenza e con la Cynthia in serie D: sono partite in cui si riazzera tutto e l’esito di una stagione si decide in 95 minuti. E’ chiaro che, ripensando alla situazione di classifica di un paio di mesi fa, rimane il rimpianto per aver sciupato alcune occasioni che ci avrebbero consentito di ottenere la salvezza anticipata. Ma ora la squadra ha superato il momento più complicato e anche dal punto di vista fisico e morale è pronta per questo finale di stagione». Battistelli fa un passo indietro per parlare del match perso domenica scorsa in casa con la Cavese per 3-0. «Abbiamo giocato un buon primo tempo, rischiando poco e potendo colpire l’avversario in un paio di ripartenze. Il risultato si è sbloccato nella ripresa, sugli sviluppi di una palla persa in zona difensiva, poi l’arbitro ha annullato proprio a me un gol regolare anche se eravamo pure rimasti in dieci per l’espulsione a Sgarra e dunque a quel punto la partita si era messa in salita».