La squadra del Double trap
La squadra del Double trap

James Willet ha vinto al gara di Double Trap della Prima Prova di Coppa del Mondo. Dopo la Coppa di Cristallo, conquistato lo scorso anno a Roma nella Finale di Coppa del Mondo, il ventunenne australiano si conferma come uno dei tiratore più in forma del momento e con 138/150 in qualificazione e 75/80 nella finale è salito anche sulla vetta del podio indiano, su cui sono saliti anche il padrone di casa Ankur Mittal, argento con 74/80, e l’inglesino diciottenne James Dedman, bronzo con 56/60 ed il nuovo record del mondo juniores.

A giocarsi le medaglie ci ha provato anche il nostro Alessandro Chianese, entrato in finale con il punteggio di 167/150. Purtroppo il marinaio di Casandrino (NA), oro poco più di una settimana fa in Qatar, è partito con il piede sbagliato inciampando in due zeri nei primi quattro piattelli e, passata indenne l’eliminatoria per il sesto posto, a causa di altri due errori si è dovuto fermare alle seconda, aggiudicandosi il quinto posto con il punteggio di 36/40.
Fuori dalla finale per un solo piattello Marco Innocenti di Montemurlo, medaglia d’argento a Rio 2016, settimo assoluto con il punteggio di 136/150, uno in meno di quello necessario per accedere al round conclusivo.
Lontano dai giochi per le medaglie e dai suoi standard Antonino Barillà, marinaio di Villa San Giuseppe (RC), solo dodicesimo con il totale di 130/150.
Molto buona, invece, la prestazione di Daniele Di Spigno tra gli MQS. Il poliziotto di Terracina (LT), pluricampione del Mondo di specialità, ha sparato ad altissimi livello arrivando al punteggio finale di 142, migliore della gara. In gara tra gli MQS anche Stefano Ales di Tivoli, che ha chiusola sua prova con 126/150.
“Mi spiace molto per Alessandro (Chianese, ndr), che anche oggi si è dimostrato in grande forma arrivando alla finale, e per Marco (Innocnenti, ndr), rimasto fuori per un soffio. Bene anche Daniele (Di Spigno, ndr) autore della migliore prestazione. Non bene, invece, Nino (Antonino Barillà, ndr), che sta sparando molto al di sotto delle sue possibilità – ha dichiarato Mirco Cenci, Direttore Tecnico della Nazionale italiana – Però non mi sento di biasimare né lui nè gli altri. Oggi abbiamo gareggiato per una competizione dai toni molto cupi, con una stridente differenza tra l’atmosfera sugli spalti, pieni di pubblico ed ammiratori, e le pedane rese tetre dalla decisione di giorni scorsi. Non ci sono state ansia e tensione mordente, ma tanta rabbia e amarezza. Non ho parole per questa gara. Vorrei dire molto, anzi tutto. Vorrei raccontare la storia di 20 anni di impegno, sacrificio e amore per lo sport. Quello vero, quello dove i sogni si realizzano sulle pedane e non nei ristoranti e nelle sale dei grandi alberghi, in cui tre burocrati decidono il destino degli atleti di tutto il Mondo. Ho detto tre perché è mia convinzione che tre siano i burattinai che hanno tirato i fili di questo teatrino. A nulla è valso il grande impegno del Presidente Luciano Rossi. Il migliore dei Presidenti. Il Presidente che ha reso la Fitav la più forte e importante Federazione del Mondo. Cattiverie, invidie personali, sotterfugi, odi, vendette e rancori nascosti ad arte, degni delle più squallide mafie, hanno cancellato il Double Trap.

Da lungo tempo con metodo e sinergia hanno costruito i pretesti per distruggere questa specialità. Pretesti futili e bugie come nemmeno i bambini riescono talvolta a dire. Frasi come “il Double Trap non ha le donne”. Certo che non le ha! Avete forse dimenticato che di averle tolte voi nel 2005?. Non una delle migliaia di lettere inviate è stata presa in considerazione. Ignorati atleti, tecnici, federazioni, Società di Tiro e le Aziende, tacciate di non aver fatto nulla per la federazione internazionale. Non posso mascherare il sentimento di rancore verso coloro che, solo pochi mesi fa ai Giochi Olimpici di Rio, mi hanno stretto la mano mentre di nascosto affilavano il coltello per colpire l’agnello sacrificale e uccidere cosi la più spettacolare delle discipline. Il mio pensiero ed il mio cuore sono con tutti i ragazzi che si sono impegnati con dedizione e sacrificio al Double Trap. Sopra la nostra passione hanno calato il sipario”.

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