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Individuare i possibili siti da destinare agli impianti di allenamento nelle strutture esistenti, con particolare attenzione a quelle scolastiche; identificare le zone di maggiore carenza nelle quali realizzare nuovi impianti a servizio dello sport di base; fornire uno strumento fondamentale per il lascito alla Città e il Paese. Questi gli obiettivi del CONI e del Comitato Roma 2024 che, grazie al lavoro di rilevazione compiuto da una squadra di giovani ingegneri ed architetti e al coinvolgimento di Miur, Comune, Municipi e Città Metropolitana, hanno dato vita alla prima mappatura completa degli impianti sportivi mai eseguito prima nella Capitale, presentata oggi in una conferenza stampa allo Stadio Flaminio. Ben 2.221 impianti censiti, di cui 1.000 pubblici (scuole incluse), 6.336 spazi di attività, oltre 9.600 foto sullo stato delle strutture, ora on line (http://dovefaresport.coni.it/): quattro mesi di rilevazioni per una banca dati completa, contenente informazioni anagrafiche, tecniche, sull’accessibilità, sulle attività praticabili, fino alla presenza di defibrillatori e di eventuali fonti rinnovabili. Un’operazione che ha coinvolto 25 giovani laureati. Ad un anno esatto dalla scelta dal CIO della città organizzatrice della XXXIII edizione delle Olimpiadi e Paralimpiadi, Roma 2024 rinnova il suo impegno a realizzare un progetto a servizio della città e del Paese. Una sfida che grazie ai Giochi permetterà la realizzazione di 15 nuovi impianti sportivi polifunzionali nelle zone periferiche di maggior carenza, e la riqualificazione di almeno 20 strutture sportive scolastiche nelle periferie, proprio sulla base dei risultati del Censimento.

“Le Olimpiadi devono rappresentare un grande progetto di riqualificazione urbanistica. In caso di vittoria di Roma, il CIO erogherà alla città vincitrice 1,7 miliardi di dollari per la città, che sono fondamentali per il rinnovamento – ha spiegato il presidente del Comitato Promotore, Luca di Montezemolo -. Per la Capitale ci sarebbe un biennio di attenzione mondiale grazie alle Olimpiadi nel 2024 e al Giubileo nel 2025”.

“Questo censimento è un lavoro importante, finanziato e supportato nell’ambito del progetto di Roma 2024 – ha affermato il Presidente del CONI, Giovanni Malagò -. La candidatura è il punto di partenza, senza questo presupposto, non si potranno fare tutti gli interventi individuati”.

“La nostra candidatura è molto forte – ha concluso il Coordinatore generale del Comitato Roma 2024, Diana Bianchedi -, proprio perché abbiamo già il 70% degli impianti sportivi già esistenti, grazie al lascito di Roma ’60, e poi perché le periferie sono protagoniste del dossier. È l’Agenda 2020 del CIO che ce lo ha chiesto: partire dalle esigenze della città. E questo lavoro dimostra che lo stiamo facendo”.

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