Oltre il concerto, una serata tra amici in cui raccontarsi e raccontare una carriera immensa. Soffermandosi soprattutto sul “figlio prediletto”, l’album capolavoro “Sotto il segno dei Pesci” che compie quarant’anni. Così Antonello Venditti ha deciso, ieri sera, al Circolo Canottieri Roma, di celebrare la Festa dell’Estate, il tradizionale e immancabile appuntamento del sodalizio giallorosso diventato oramai simbolo della bella stagione nella Capitale.

Una Festa dell’Estate che, come abbiamo raccontato qui, ha avuto un curioso prologo, con l’incontro a sorpresa davanti a un caffè a bordo piscina tra il cantautore romano e il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, socio del Circolo giunto nella sede di Lungotevere Flaminio 39 in un momento di tregua dai tanti impegni istituzionali proprio per salutare l’artista.

Dopo la stretta di mano tra i due, la Festa che ha richiamato circa 450 persone tra soci e ospiti, tra i quali l’ex presidente della Camera dei Deputati Fausto Bertinotti e l’attrice e scrittrice Maria Rosaria Omaggio. Grande seguito anche sui social, con migliaia di visualizzazioni di video e dirette girati con localizzazione Canottieri Roma. Un successo su tutta la linea e reso possibile anche grazie al sostegno di Nieco – società impegnata nel ramo dello stoccaggio, il trattamento e il recupero dei rifiuti speciali pericolosi e non – e dell’azienda Casale del Giglio che ha fornito gli eccellenti vini serviti nel corso della serata.

A conclusione della cena, l’attesa esibizione dell’autore di capolavori come “Sara” o “Ci vorrebbe un amico”. Un concerto atipico per un artista non abituato a performance fuori da stadi e palasport e forse, proprio per questa ragione, più predisposto allo scherzo e al dialogo con il pubblico. Come quando con una battuta ha chiesto a un socio di togliere la giacca e la cravatta e tuffarsi in piscina: “Ma non senti caldo?”

Ad aprire la serata, appunto, “Sotto il segno dei pesci”, l’emozionante brano che dà il titolo all’album celebrato. Immancabili “Roma capoccia”, “Notte prima degli esami”, “Lilly”. Ogni canzone un racconto, ogni racconto un ricordo, compreso l’irresistibile siparietto ripercorrendo gli anni vissuti a Milano. “Appena tornato parlavo tutto fichetto e mi guardavano storto!”

Antonello Venditti e le sue note, Antonello Venditti e quei simboli diventati leggendari. A cominciare dagli occhiali a goccia, passando per il cappello, che a fine concerto ha regalato al presidente del Circolo, Massimo Veneziano in una sorta di rituale.

Un concerto indimenticabile per l’entusiasmo della platea. Entusiasmo protrattosi anche dopo l’esibizione con i soci a tirare tardi sulle note di Agostino Penna, che ha offerto i balli finali. Non poteva iniziare meglio l’estate al Circolo Canottieri Roma.

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