Ci siamo! Eccoci nel cuore della settimana cruciale per l’undicesima edizione del Giro d’Italia Ciclocross, gli otto giorni del trittico del nord. Entrato nel vivo domenica scorsa a Cantoira, sulle Alpi Occidentali, si sposta ora a est, sulle sponde dell’Adriatico, in casa del sodalizio dell’iridato Daniele Pontoni. La carovana del Giro d’Italia Ciclocross è infatti già da ieri presso il Villaggio al Mare Marzotto di Jesolo, nel territorio che fu della Serenissima Repubblica di Venezia, dov’è in corso di allestimento il percorso per la quarta tappa, ovvero il “Gran Premio Città di Jesolo – Internazionale Ciclocross” che si terrà, interamente nel perimetro del villaggio turistico, venerdì 1 novembre con l’organizzazione della DP 66 GIANT SMP e la collaborazione e la regia dell’ASD Romano Scotti sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana e dell’UCI. Quello di Jesolo oltre ad avere la logistica concentrata e tutta a portata di mano, avrà infatti una doppia particolarità: non solo sarà l’unico appuntamento infrasettimanale (domenica 3 si correrà poi a Buja-Osoppo) ma è anche l’unica tappa internazionale per l’edizione numero 11 del Giro d’Italia Ciclocross, una corsa classificata dall’UCI come classe C2, molto utile per accumulare un bottino di punti per le imminenti rassegne continentali di specialità.
Una sfida importante per la squadra di Daniele Pontoni (DP 66 altro non sono che le iniziali del nome e l’anno di nascita di uno dei più grandi crossisti italiani di tutti i tempi), «Un tassello organizzativo ulteriore dato dall’internazionalità dell’evento con l’inserimento della tappa Giro d’Italia Ciclocross – spiega proprio il due volte iridato – che riteniamo di notevole prestigio sia per la società che per il territorio e della Città di Jesolo, specialmente se vista sotto la lente del connubio sport e turismo». Quella del Giro d’Italia Ciclocross non è la prima delle sfide organizzative di alto livello della DP 66 GIANT SMP, che nel proprio palmares presenta i campionati di ciclocross del 2016 a Monte Prat (e il test event l’anno prima), la prova finale del Triveneto 2018/2019 a Vairano, il meeting regionale del fuoristrada 2010 e la cronoscalata Forgaria-Monte Prat. Un solido legame di storica amicizia con la famiglia Scotti e tutta l’ASD Romano Scotti ha poi spalancato quest’anno le porte del Giro d’Italia Ciclocross. Con un simile mix di esperienza e di condivisione delle idee innovative sul cross non c’è che da tenersi ben saldi, il divertimento sta per cominciare.

Il percorso, disegnato interamente nel perimetro del Villaggio al Mare Marzotto, che ospita tutta la logistica della corsa sul calco di vincenti modelli sperimentati negli scorsi anni, è particolarmente tecnico, con rettilineo di partenza – arrivo e zona box in pavé, parti con curve su erba e ghiaino e un lungo, attesissimo tratto nell’arenile della spiaggia con attraversamenti di duna artificiale su sabbia, lo stesso, rinomato litorale sul quale sino a due giorni fa numerosi turisti hanno azzardato un tuffo autunnale. Il profilo altimetrico, piatto se confrontato con Cantoira, non illuda: c’è ben altro delle pendenze con cui confrontarsi.
«Il Giro d’Italia Ciclocross, costruito dalla passione e competenza degli amici della Romano Scotti, è cresciuto di anno in anno fino a divenire il riferimento principale della attività ciclocrossista nazionale – commenta entusiasta Igino Michieletto Presidente Comitato Regionale Veneto FCI – Sei tappe distribuite sapientemente nel territorio nazionale, con una formula che premia sia i singoli atleti sia le società e che sta incontrando un gradimento notevole, come lo dimostra inequivocabilmente il numero davvero importante degli atleti partecipanti.

Anche il Veneto ospita una importante prova, in calendario a Jesolo il primo di novembre, offrendo ad una magnifica località balneare uno spettacolo che saprà richiamare sportivi e appassionati. Il ciclocross si caratterizza infatti per essere una specialità che mette assieme grande agonismo e allo stesso tempo permette di vivere in un clima di amicizia e cordialità.
Lo stile organizzativo della società ASD Romano Scotti, insieme a quello della DP 66, sa mettere assieme la competenza necessaria per un evento del genere e allo stesso tempo creare un ambiente sereno e cordiale. Il comitato Veneto che ho l’onore di presiedere – conclude Michieletto – esprime a tutta l’organizzazione, ai volontari, alle autorità e a quanti collaborano un granzie sentito, di cuore».

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