Grande successo per il 19° Gaerne Mtb Trophy, tappa di apertura degli Internazionali d’Italia Series, a cui hanno partecipato un migliaio di atleti in rappresentanza di quattordici nazioni.
Dopo le gare amatoriali di ieri, oggi lo spettacolo sulla collinetta di Maser (TV) “Zoppa Secca” è entrato nel vivo con le prove giovanili e della massima categoria. In mattinata sul percorso di circa 5 km con 160 metri di dislivello a giro si sono cimentati esordienti e allievi. Nella categoria inferiore applausi per Giulia Challancin e Matteo Siffredi (1° anno), Marta Zanga e Marco Busiello (2° anno), in quella maggiore per Letizia Motalli e Gianmarco Vignaroli (1° anno), Laura Stigger e Zaccaria Toccoli (2° anno).
La gara Junior maschile è stata vinta dallo svizzero Gabriel Jorin del Jb Brunex Felt Team, seguito dal campione svizzero Nico Eichemberger e dal promettente azzurro Edoardo Xillo. La gara Junior femminile ha visto lo strapotere dell’iridata Martina Berta della Sixs Devinci Pro Team, che ha fatto corsa solitaria fin dai primi chilometri. Seconda piazza per la compagna di squadra Alessia Verrando, terza per Marika Tovo.
Combattuta la gara Open femminile con Chiara Teocchi e Lisa Rabensteiner che hanno duellato fino al terzo giro quando l’atleta della Bianchi Countervail si è avvantaggiata e ha raggiunto il traguardo con 22″ di margine sulla Rabensteiner e 1’39” su Serena Calvetti.
«È il terzo anno che partecipo a questa gara e il percorso mi è sempre piaciuto. Ho cercato di controllare Lisa, al terzo giro ho provato a fare la differenza in discesa, dopo lei si è riportata su di me in salita, ma forzando nell’ultimo giro sono riuscita a staccarla. La mia abilità in discesa è stata fondamentale per primeggiare. Me la sono sudata, sono molto contenta» ha dichiarato sorridente la vincitrice, che veste la maglia rossa di leader della classifica femminile.
La gara clou della giornata riservata agli Open ha regalato sei giri di emozioni al folto pubblico presente a Maser. Anche in questo caso è stata a lungo sfida a due, ma nel finale è emerso il campione più amato dai tifosi italiani: Marco Aurelio Fontana. Il Prorider della Cannondale Factory Racing ha raggiunto l’arco del traguardo impennando 4″ prima del francese Stephane Tempier, con cui ha ingaggiato un appassionante testa a testa, e 1’10” prima di Tony Longo che ha acciuffato il terzo gradino del podio.
«Sono felice di essere tornato su questa pista 10 anni dopo la mia ultima partecipazione a questa corsa. Il tracciato è cambiato ed è molto veloce. C’era veramente tanta gente a vederci, il che dimostra che il circuito italiano è uno dei migliori in Europa, se non il migliore. 120 partenti a marzo è un numero importante. Tornando alla cronaca della gara fin da subito ho sentito di stare bene. Sapevo che Tempier in salita è temibile perciò l’ho lasciato tirare, cercando di dire la mia nel misto dove vado meglio. Ho allungato a due giri dalla fine ma sono stato rallentato da un doppiato. Avendomi ripreso, ho riattaccato all’ultimo giro ed è andata bene» ha commentato Fontana, che dopo questa prima prova guida anche la classifica generale.