Storica sentenza a Napoli per Andrea Lorentini e l’Associazione fra i familiari delle vittime dell’Heysel

 Chi offende le vittime dell’Heysel paga. È questo il risultato della storica sentenza del processo svoltosi a Napoli e che si è concluso lo scorso 23 settembre. Processo nel quale era stata rinviata a giudizio l’insegnante e giornalista Fabiana Paciello, per aver offeso le vittime dell’Heysel nel 2015 attraverso un post scritto su Facebook e aver confermato tali offese in una nota trasmissione radiofonica. L’insegnante napoletana è stata condannata ai lavori di pubblica utilità – avendo scelto il rito alternativo della messa alla prova ai servizi sociali per scontare la propria pena – e a risarcire l’Associazione fra i familiari delle vittime dell’Heysel.

«Per l’Associazione è un risultato importante – spiega il presidente Andrea Lorentini – e la vicenda processuale afferma un principio: chi offende le vittime dell’Heysel paga. Mi auguro che questa sentenza da adesso in poi rappresenti un monito per tutti coloro che ancora oggi, deliberatamente negli stadi o sui social, offendono le 39 vittime di Bruxelles».

L’Associazione fra i familiari delle vittime dell’Heysel, sin dalla sua fondazione, si è posta tre obiettivi: 1. curare e portare avanti la memoria dell’Heysel; 2. fare incontri, seminare e workshop, soprattutto in scuole e università, per combattere la violenza nello sport; 3. difendere in ogni sede, anche legale, la memoria delle vittime della strage di Bruxelles.

Perché la memoria è la custodia del fuoco, non l’adorazione della cenere.

Articolo precedenteCittà di Pistoia d’altri tempi per Ceccato
Prossimo articoloFunny team affamata anche al città di Bolca