Derby galoppo
Derby galoppo

Un grigio era atteso e un grigio è stato. Ma è di Saent, e non di Dee Dee d’Or, la firma dell’edizione numero 133 del Derby Italiano Sisal Matchpoint corsa clou della riunione di oggi, domenica 22 maggio, all’ippodromo Capannelle. Oltre 10mila gli spettatori intervenuti per 210mila euro di gioco sul campo e quello esterno di oltre 800mila.

Quello di quest’anno è stato un Nastro Azzurro a sorpresa, con l’allievo della società di allenamento Il Cavallo In Testa rappresentata a Roma da Micol Borgato capace di sovvertire, meritatamente, i pronostici: al totalizzatore la quota del vincitore era infatti la penultima (28,76) tra i nove cavalli al via. Saent è stato magistralmente interpretato da Dario Vargiu che ha saputo dosare le energie del grigio di proprietà della milanese Scuderia Incolinx di Diego Romeo. Coperto per gran parte dei 2.200 metri della pista grande dell’ippodromo romano, ai trecento metri Vargiu ha chiamato all’allungo il figlio di Strategic Prince che di par suo ha risposto senza indugi distaccando Dee Dee d’Or, secondo con Cristian Demuro, di mezza lunghezza. Terzo, di una incollatura sul secondo, Full Drago con Umberto Rispoli. Quarto Biz Heart (Andrea Atzeni) che come Dee Dee d’Or e Full Drago era allenato da Alduino e Stefano Botti. Solo quinto l’atteso tedesco Isfahan (Eduardo Pedroza) e addirittura ultimo l’irlandese True Solitaire (Leigh F. Roche).

“Il cavallo è maturato tantissimo – ha dichiarato un soddisfatto Dario Vargiu. Nel Premio Parioli di un mese fa ha sofferto il ritmo troppo brillante dato dagli avversari. Oggi, invece, ha potuto fare la sua corsa, dimostrando di reggere bene la distanza come del resto ci aveva confermato negli ultimi lavori. È veramente un buon cavallo”.
Particolarmente felice anche il proprietario di Saent, Diego Romeo, che lo aveva acquistato all’asta yearling di Settimo Milanese dove era stato presentato dall’Azienda Agricola La Morosina: “I riscontri degli ultimi allenamenti erano stati molto confortanti – ha detto – non pensavamo però di vincere. Ma il fatto che non fossimo i favoriti ci da ancor più soddisfazione”.
Per la Scuderia Incolinx si tratta della seconda vittoria nel Derby dopo quella centrata con Worthadd nel 2010. Secondo centro anche Dario Vargiu, ma molto lontano nel tempo. Il jockey italiano aveva infatti vinto nel 2004 con Groom Tesse.

Articolo precedenteCiclismo, Salvador sfiora il successo al Gp Cham Hagendorn
Prossimo articoloClericus Cup, Propaganda Fide e Mater Ecclesiae in finale