(ph mimmo perna)

Giornata a cinque cerchi per l’Italia del canottaggio che, dalle semifinali di ieri, conquista 4 pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020 (quattro senza, quattro di coppia senior maschile, doppio pesi leggeri maschile, due senza senior femminile) e uno paralimpico dal quattro con PR3 Mix per un totale di 17 atleti che andranno il prossimo anno a Tokyo (12 uomini, 5 donne tra i quali cinque paratleti). Per quanto riguarda, invece, la lotta per le medaglie – con le prime finali previste già oggi 30 agosto – l’Italia è attualmente in finale in 13 barche: 4 olimpiche (quattro senza, quattro di coppia senior maschile, due senza senior femminile, doppio pesi leggeri maschile); 5 non olimpiche (singolo, due senza, quattro di coppia pesi leggeri maschile, due senza, quattro di coppia pesi leggeri femminile); 4 pararowing (quattro con PR3Mix – barca paralimpica –, singolo PR2 maschile, due senza PR2 femminile, doppio PR3Mix, tutte e tre barche non paralimpiche). Oggi, invece, nel programma in cui sono previste le finali delle barche non olimpiche (Italia presente in singolo, due senza, quattro di coppia pesi leggeri maschile, due senza, quattro di coppia pesi leggeri femminile) e non paralimpiche (Italia presente in singolo PR2 maschile, due senza PR2 femminile, doppio PR3Mix) l’Italia disputerà anche le ultime 5 semifinali: singolo, due senza senior maschile, doppio senior femminile – barche olimpiche – e singolo maschile e femminile PR1, entrambe barche paralimpiche.

Entrando nella cronaca delle gare il primo acuto arriva dal due senza senior femminile, di Kiri Tontodonati e Aisha Rocek, che dopo aver condotto una gara mantenendosi a contatto con le irlandesi, negli ultimi trecento metri sferra il suo attacco e supera l’Irlanda piazzandosi terza dietro a Nuova Zelanda, prima, e Stati Uniti, secondi. Un finale mozzafiato che le due ragazze hanno retto conquistando sia la finale che il pass olimpico per Tokyo 2020. Il secondo pass olimpico arriva, invece, dal doppio pesi leggeri maschile, di Stefano Oppo e Pietro Willy Ruta, che vince la semifinale piombando sul traguardo insieme a Spagna, seconda, Polonia, terza e Cina, quarta, con soli 1”57 di distacco tra la prima e la quarta: l’Italia ha anche il miglior tempo di semifinale (i tempi delle sei barche che sabato lotteranno per le medaglie sono racchiusi in soli 85 centesimi). Finale e pass olimpico anche per il quattro senza senior maschile, di Matteo Castaldo, Bruno Rosetti, Giovanni Abagnale e Marco Di Costanzo, che dopo una lotta serrata per tutto il percorso con la Romania all’inseguimento della Gran Bretagna, nella parte conclusiva vengono staccati dai rumeni scatenati che vanno a vincere mettendosi alle spalle i britannici, ma l’Italia è comunque terza con quasi mezza barca di vantaggio sulla Svizzera, quarta.

Il quarto pass olimpico, dopo l’assenza dai Giochi di Rio 2016, arriva dal quattro di coppia, di Giacomo Gentili, Luca Rambaldi, Andrea Panizza e Filippo Mondelli, autore di una semifinale che lo ha visto sempre al comando ma con Polonia, Australia e Gran Bretagna, finite nell’ordine alle spalle dell’Italia in costante attacco. Una condotta di gara, dei campioni del mondo in carica, che li ha portati a vincere sulla Polonia per soli 86 centesimi e fissando anche il miglior tempo di qualifica. Per quanto riguarda il pass paralimpico, questo arriva dall’ammiraglia del canottaggio pararowing: il quattro con PR3Mix formato da Cristina Scazzosi, Alessandro Brancato, Lorenzo Bernard, Greta Elizabeth Muti e Lorena Fuina al timone. Il quintetto del pararowing, dopo aver effettuato 1500 metri di percorso in terza posizione, sul finale per contenere il ritorno della Francia attacca la Russia e la supera chiudendo alle spalle della Gran Bretagna. Manca la finale, invece, il doppio pesi leggeri femminile, quarto, che nei prossimi giorni affronterà la finale B, dal settimo al dodicesimo posto, e per andare ai Giochi dovrà vincerla poiché v’è ancora un solo pass disponibile per questa specialità. Finale mancata anche per il quattro senza senior femminile, che chiude sesto, ma ancora in corsa per i due pass ancora disponibili per questa specialità: in finale B dovrà o vincere o arrivare al massimo secondo.

Niente qualifica per soli 37 centesimi, invece, per il quattro di coppia senior femminile che, nel suo recupero, dopo aver lottato per tutti i duemila metri, si ferma al terzo posto dietro a Germania e Nuova Zelanda che, nell’ordine, si sono spartite i posti disponibili per la finale. Anche loro ora rientreranno in gioco per i pass olimpici disputando la finalina con l’obiettivo di arrivare tra i primi due posti. Nulla da fare per l’ammiraglia azzurra che, dopo essere stata in gara nella prima parte ha chiuso al quinto posto, troppo lontano dalle due posizioni valide per l’accesso in finale e, quindi, per la lotta ai pass olimpici (solo cinque carte olimpiche sono disponibili per questa specialità). Per questa barca la possibilità di ritentare il prossimo anno nelle gare di recupero previste per ottenere i due pass rimasti per i Giochi Olimpici. In finale nel singolo pesi leggeri maschile Martino Goretti (miglior tempo di semifinale) che vince con autorevolezza la sua semifinale e domani si giocherà le medaglie nelle finali in programma per le barche non olimpiche. Niente finale, invece, per il singolo femminile pesi leggeri che si ferma al quinto posto. Oggi, con inizio alle 10.40 l’Italia sarà in gara in 8 finali: cinque nelle specialità non olimpiche e tre nelle specialità non paralimpiche.

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