I Primi calci 2016 della Vis Casilina crescono in fretta. Il gruppo di mister Pino Del Natale sta mostrando decisi miglioramenti rispetto all’inizio della stagione. È lo stesso allenatore, che l’anno scorso guidata i Primi calci 2015, a tracciare un bilancio fino a questo punto dell’anno sportivo: “Abbiamo un gruppo numeroso e per questo abbiamo formato due squadre per le partite, mentre gli allenamenti li fanno tutti insieme e per seguirli mi aiuta Marco Pochesci, un ragazzo che gioca in prima squadra. Molti bambini avevano fatto un anno o due di Scuola calcio e quindi li ho trovati abbastanza pronti, soprattutto dal punto di vista motorio e coordinativo. A livello tecnico stanno crescendo, imparano cose in ogni settimana e sono arrivati a fare anche un buon numero di palleggi. Le partite, sia quelle ufficiali organizzate dalla Federazione che le amichevoli, sono lo specchio del lavoro che si porta avanti durante la settimana, esattamente come vale anche per l’agonistica. Posso dire che questo gruppo è sulla buona strada: i bambini sono sempre presenti e questo significa che si divertono e stanno bene nel nostro ambiente. Devo ringraziare anche le famiglie che supportano la loro passione nel modo più corretto. A livello caratteriale non mi creano problemi particolari: ogni tanto devo alzare un po’ la voce, soprattutto all’inizio dell’allenamento quando si devono sfogare un po’ dopo le fatiche scolastiche, ma solitamente sono attenti e volenterosi”. Del Natale può parlare benissimo della crescita della Vis Casilina, avendo vissuto tanti anni di calcio al “De Fonseca”: “Qui ho giocato nelle giovanili e poi ho esordito in prima squadra da atleta, poi sono tornato come allenatore e ho fatto per anni il responsabile della Scuola calcio con la vecchia società insieme a Luigi Di Stante. L’attuale presidente Enrico Gagliarducci, persona seria che tiene tanto alla Scuola calcio, ha ricreato un bel movimento: la Vis Casilina ha numeri importanti e anzi servirebbero altri spazi, ma ci siamo organizzati in modo funzionale anche grazie al lavoro coordinativo di Mirko e Tonino Rovere”.

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