Valentino
Valentino: "Il gruppo è con il mister e vuole ripagare la società"

Una sconfitta davvero beffarda, difficile da raccontare a chi non era presente. La Vis Artena è uscita sconfitta dal match interno col Pomezia che si è imposto al Comunale per 1-0, ma sono davvero altissime le recriminazioni dei padroni di casa. A riportarle è Alessandro Valentino, attaccante classe 1988 che è tornato ad Artena a metà stagione e che domenica ha indossato la fascia di capitano. «Sicuramente abbiamo le nostre colpe, ma raramente mi è capitato di subire dei torti come quelli di ieri, soprattutto in considerazione del fatto che ci stiamo giocando un campionato. Nel corso del primo tempo l’arbitro non ci ha concesso un calcio di rigore netto per un fallo ai danni di Scacchetti che avrebbe portato anche all’espulsione del giocatore avversario e poi ha annullato inspiegabilmente un gol a Kanku. Nella ripresa abbiamo spinto tanto, ma non siamo riusciti a raddrizzarla: le nostre colpe stanno nel non aver approcciato alla gara nella maniera giusta e nell’aver sbagliato troppi gol, soprattutto nel secondo tempo. Però è dura accettare verdetti di questo tipo quando subisci questi errori arbitrali».

L’attaccante della Vis Artena ci tiene, comunque, a far capire che il gruppo è compatto. «Siamo assolutamente al fianco di mister Fabrizio Liberti, sappiamo che lui è il primo a soffrirne quando non arrivano i risultati, ma la squadra è con lui. E ci dispiace tanto per la nostra società e per il presidente Matrigiani che hanno costruito una squadra importante, facendo tanti sacrifici: vorremmo ripagare il nostro club, ce la metteremo tutta fino alla fine». Nel prossimo turno la Vis Artena avrà una gara da dentro o fuori: in programma c’è il match sul campo del Città di Ciampino capolista con sette punti di vantaggio (uno in più dello scatenato Anzio, secondo della classe). «Una sfida importantissima, inutile girarci intorno – spiega Valentino – Andremo al Superga con la voglia di provare a vincere la partita, ma se non ci dovessimo riuscire sarebbe importante anche non perderla».