Luca Leonetta
Luca Leonetta

Un gran bel pari. Il Villa Adriana ha imposto lo 0-0 al Palestrina, una delle super candidate alla vittoria del girone D di Prima categoria. La formazione di mister Diego Porcari ha giocato una partita ordinata, limitando al massimo i rischi come spiega l’esperto portiere classe 1978 Luca Leonetta. «Abbiamo fatto un discreto primo tempo in cui i prenestini padroni di casa hanno avuto solo un’importante occasione (ben neutralizzata proprio dall’ex portiere dell’Arce, ndr), poi nella ripresa loro hanno spinto di più, ma noi ci siamo difesi con ordine e abbiamo avuto anche due buone opportunità per colpire con Bischi e Di Corpo. Avevamo di fronte quella che è sicuramente la favorita per la promozione assieme alla Tivoli 1919 e il pareggio ci darà tanta fiducia». Il Villa Adriana, evidentemente, ha saputo imparare dal precedente scontro con l’altra big del torneo, la stessa Tivoli 1919. «In quel caso giocammo più a viso aperto e pagammo alcuni errori, stavolta siamo stati sicuramente più attenti in fase difensiva». Il Villa Adriana ha avuto un calendario terribile in queste prime sette giornate di campionato in cui i biancoverdi hanno affrontato le prime quattro squadre della classifica. «Da domenica prossima inizia un tipo di campionato più alla nostra portata e possiamo risalire» osserva Leonetta. Il primo avversario da affrontare è il Futbol Montesacro che è attualmente quinto con due punti in più rispetto al Villa Adriana. «Cercheremo di vincere e di migliorare la nostra classifica. Penso che, visti gli equilibri di questo girone, metterei la firma per arrivare al terzo posto. Abbiamo un gruppo mediamente molto giovane che può togliersi le sue soddisfazioni e può giocarsela contro tutti, molto dipende da noi» dice Leonetta che dimostra ogni volta di poter dare un contributo importante anche alla sua età. «Recentemente ho rifiutato proposte da squadre del frusinate (di dove è originario, ndr) per restare qui vicino casa e anche altre che mi avrebbero portato ad allenare. Ma finché sto bene e ho i giusti stimoli non vedo perché dovrei smettere».

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