Il primo anno di agonistica, si sa, è sempre il più delicato. Non fanno eccezione i ragazzi dei Giovanissimi provinciali fascia B del Torre Angela che saranno guidati anche in questa stagione da mister Paolo Procacci. «Il gruppo è cambiato abbastanza rispetto all’anno passato – spiega l’allenatore – Abbiamo dato l’opportunità ad alcuni ragazzi di andare a misurarsi in club capitolini di primissima fascia come Savio e Tor Tre Teste, ma questo ha sicuramente responsabilizzato i ragazzi che sono rimasti: in queste prime fasi della stagione li ho già visti migliorati e molto motivati, loro dovranno facilitare l’inserimento dei nuovi e favorire la nascita di uno spirito di gruppo». Al momento è proprio quello l’aspetto che preme di più a Procacci. «Dobbiamo diventare squadra così come lo eravamo l’anno scorso nella categoria Esordienti – spiega l’allenatore – Poi la parte tecnica, tattica e fisica arriveranno quasi di conseguenza». Il Torre Angela, in attesa di debuttare ufficialmente il 16 ottobre in campionato (ma il Comitato deve ancora rendere noti gironi e calendari), sta disputando una serie di amichevoli. «I riscontri sono stati alterni – racconta Procacci – Abbiamo visto i ragazzi rendere molto bene in alcune occasioni ed essere meno brillanti in altre. Nell’ultimo test abbiamo perso 3-1 sul campo di un Casilina che comunque si è confermata una bella squadra, mentre domenica saremo di scena sul campo del Tor Sapienza e sarà un’altra sfida sicuramente probante». Per capire che tipo di campionato potranno fare i 2003 del Torre Angela, insomma, servirà del tempo. «Sono curioso anch’io di capire quale impatto avrà questo gruppo con il “mondo agonistico” – rimarca Procacci – Ci sono buone qualità, ma è sicuramente presto per dire se potremo ambire a stare in alto». Anche per Procacci, che ha allenato in passato tra i grandi e a cui quest’anno il Torre Angela ha affidato pure il gruppo Pulcini 2006, sarà il debutto su una panchina di settore giovanile agonistico. «Due esperienze diverse e al tempo stesso affascinanti. Allenare i giovanissimi riempie il cuore di soddisfazioni perché è come vedere crescere una “tua creatura”, coi grandi le gioie arrivano solo con i risultati, ma anche quello è sicuramente un tipo di mestiere appassionante».
Home Archivio OlimpoPress Calcio, Torre Angela, Procacci: “Curioso di vedere l’andamento dei ragazzi”