Una vera e propria beffa sul gong quella che ha ricevuto Luigi Lardone alla vigilia delle elezioni per la presidente del Comitato Regionale Lazio in programma il prossimo 9 gennaio alla Fiera di Roma. Ieri scadeva il termine per la presentazione delle deleghe alle candidature di presidente, consiglieri e delegati assembleari.
Nella giornata di ieri lo stesso candidato aveva festeggiato il raggiungimento del traguardo delle 126 deleghe (ne servivano 120 da regolamento). Nella tarda serata di ieri però è arrivato il Verbale Consiglio di Garanzia Elettorale che ha ‘bruciato’ nove deleghe allo stesso. Non riesce ad ottenere la candidatura (contate appena 55 su 60 necessarie di fronte alle quasi 90 presentate) nemmeno Angelo Vico presidente del Canale Monterano mentre ce l’ha fatta Francesco Torroni con 64 anche se la stessa Commissione ha annullato (ancora c’è da capirne il motivo) ben 26 deleghe. Il patron della Pfc quindi potrà partecipare come candidato Consigliere al voto del 9 gennaio. Ovviamente sono entrati tutti i consiglieri e delegati di Melchiorre Zarelli capace di raccogliere ben 378 deleghe. Segnale chiaro che il calcio dilettantistico regionale non ha poi tutta questa voglia di cambiamento.
Il rammarico dello stesso Luigi Lardone nel comunicato emesso sulla sua propria pagina del comitato elettorale:
“Sono arrivati i risultati della Commissione di garanzia, organo interno del Comitato Regionale Lazio, presieduta da Alessandro di Mattia e con le funzioni di segretario Claudio Galieti. Abbiamo presentato 126 deleghe, di queste sono state ritenute valide 117, rispetto al quorum necessario di 120. Anche Angelo Vico, che con me ha denunciato la storia poi ripresa dal Codacons e che ha consegnato quasi 30 deleghe in più di quelle necessarie non ce l’ha fatta, nel suo caso per 2 deleghe. Quando in una partita di calcio l’avversario è arbitro della stessa anche i cartellini gialli diventano rossi.

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