Daniele Asci
Asci: "Il Lariano è una squadra viva"

La corsa ricomincia. Nove tappe alla fine e il Città di Ciampino parte (ancora) col muso davanti a tutti. Il prossimo ostacolo da superare si chiama Lariano nel più classico e insidioso dei testacoda calcistici: all’Abbafati la prima della classe non dovrà farsi attirare in pericolose trappole. «Dagli ultimi risultati si può capire bene che il Lariano è stato sempre in partita, da quello che mi risulta hanno risolto un paio di problemi e sono una squadra pericolosa». Il campanello d’allarme arriva da Daniele Asci, difensore centrale classe 1991 (all’occorrenza anche esterno) che proprio nella parte finale della scorsa stagione ha militato a Lariano. «E’ stata una breve parentesi vissuta tra alti e bassi da cui mi porto soprattutto il ricordo di due persone: mister Peppe Di Franco (ora fermo ai box dopo la parentesi sulla panchina della Lupa Castelli, ndr) e capitan Paolo Moroni che ritroverò con piacere domenica. Ovvio che noi andiamo per vincere perché quello è l’unico modo certo che abbiamo per rimanere davanti a tutti da qui alla fine». Il difensore analizza poi il bel successo della squadra ciampinese, domenica scorsa, sul campo del Pomezia. «Una partita non semplice e una vittoria sicuramente importante. Di fronte c’era uno degli avversari che hanno espresso il miglior gioco in questo girone B di Eccellenza, ma noi siamo stati cinici nel capitalizzare le occasioni avute, anzi abbiamo sfruttato due bellissimi gol di Martinelli e Carnevali».

Il Città di Ciampino, comunque, sembra aver di nuovo ingranato le marce alte. «Credo di poter dire che abbiamo messo alle spalle la striscia dei pareggi – rimarca Asci – e comunque quella serie ha dimostrato che siamo una squadra che, quando non riesce a vincere, prova in tutti i modi a non perdere. E sicuramente quella striscia di pareggi ha contribuito ad innervosire anche le dirette avversarie che non ci hanno mai visti sconfitti». Chiusura sulla sua scelta di ritornare a Ciampino. «Il merito principale è di Simone Santoni, avevamo giocato assieme e mi ha rivoluto qui – spiega Asci – Sapevo che con due grandi giocatori come Carnevali e Martinelli non sarebbe stato facile per me, successivamente si è aggiunto anche Casciotti, ma io sto bene in questo club e cerco di farmi trovare pronto quando occorre».

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