L’Under 16 provinciale della Vis Casilina è pronta per dare battaglia ed essere protagonista. Ne è convinto mister Roberto Papotto che ha deciso di seguire lo staff del presidente Enrico Gagliarducci in questa nuova avventura: “Un atto di riconoscenza verso una persona che nel mondo del calcio è merce rara e lo stesso vale anche per il direttore sportivo Tonino Rovere e per tutti i collaboratori che hanno scelto, a partire dal preparatore atletico Luca Caprasecca che è una persona preparatissima. Speriamo di regalare al presidente e alla società le soddisfazioni che meritano”.

Papotto sta lavorando sull’Under 16 dai primi giorni di settembre: “Con Caprasecca abbiamo deciso di “spalmare” la preparazione e al momento i ragazzi sono al 75%, ma contiamo di portarli al top della forma per fine mese quando dovrebbe cominciare il campionato. Questo è un gruppo che potrebbe fare i regionali già da subito: dico senza mezzi termini che considererei un fallimento non arrivare nelle prime due posizioni. Alcuni ragazzi ci hanno lasciato per fare una categoria superiore e questo in un certo senso ci fa piacere perchè significa che abbiamo lavorato bene nel recente passato, ma a fronte di queste partenze ci sono stati arrivi di giocatori molto forti. Ad esempio abbiamo un reparto difensivo davvero impressionante, ma ci sono giocatori di qualità anche negli altri reparti”. Buona anche la pre-season: “Le amichevoli sono andate tutte bene – osserva Papotto – L’ultima l’abbiamo persa di misura 1-0 fuori casa contro il Breda che ha una squadra regionale: nonostante avessimo cinque titolari fuori, il migliore in campo è stato il loro portiere. In ogni caso sono soddisfatto di quanto ho visto, poi quando torno nell’ambiente della Breda è sempre un piacere perché lì ho allenato e mi sono trovato molto bene. La prossima amichevole la faremo domenica al “Catena” contro il Testaccio. L’unica “macchia” sono stati proprio alcuni infortuni per lo più di origine traumatica, ma manca ancora un po’ all’inizio del campionato e speriamo di recuperare tutti i ragazzi che sono fermi ora”.

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