La Nazionale italiana di pallacanestro in carrozzina è tra le prime otto squadre del mondo: gli azzurri nella mattinata di giovedì 15 giugno hanno battuto la Thailandia 64 a 36 negli ottavi finale del Campionato del Mondo in corso a Dubai. L’Italia torna così a giocarsi un quarto di finale mondiale dopo 9 anni (nel 2014 l’Italia chiuse quinta, eliminata dalla Spagna): avversaria una tra i campioni in carica della Gran Bretagna e la Corea del Sud, che giocheranno il proprio ottavo di finale in serata.

Coach Di Giusto opta per il quintetto composto da Papi-Carossino-Bedzeti come lunghi e la coppia Driss-Boganelli come esterni. L’Italia parte forte, trascinata soprattutto da un Giulio Maria Papi autore di tutti i primi 10 punti degli azzurri. La Thailandia va sotto 12 a 4 ma col passare dei minuti trova poi ritmo in attacco, trovando con continuità soprattutto i tagli dei piccoli a centro area. Il primo quarto si chiude con gli azzurri avanti 16 a 11, ma con percentuali al tiro tutt’altro che eccellenti (1/9 combinato tra Bedzeti e Carossino).

Nella ripresa esce proprio il capitano Carossino per Tanghe, ma la Thailandia continua a rosicchiare punti fino a ritrovarsi a soli due possessi di distacco (19-14 a 6’50” dall’intervallo lungo). E’ il solito Papi l’unico continuo in attacco in questa fase, nonostante una botta subìta al dito: il romano segna altri 3 punti, poco più tardi Bedzeti fa 2/2 dalla lunetta e poi segna battendo il pressing avversario e in un amen il vantaggio torna corposo, a +10 (27-17 a 3’50” dalla sirena). L’ultima porzione di secondo quarto è totalmente di marca azzurra: Boganelli è un fattore in difesa, mentre Bedzeti alza le percentuali e il gap si allarga fino al +15.

Nel terzo quarto l’Italia allunga ancora con 4 punti in fila di un Carossino che trova ritmo in attacco, e ritocca ancora il massimo vantaggio sul +17 (42-25), e poi ancora sul +19, con un canestro da sotto di un sempre più sorprendente Joel Boganelli: il più giovane del gruppo (appena 16 anni) si conferma una delle note più positive di questa spedizione iridata. Da lì in poi è pura accademia: gli azzurri controllano un vantaggio che rimane sempre oltre i 20 punti e nell’ultimo periodo c’è spazio anche per qualche quintetto visto meno fin qui.

“Abbiamo raggiunto il risultato minimo che ci eravamo posti alla vigilia”, dice il capitano Filippo Carossino, autore di 8 punti e 9 assist; “Nel 2018 i quarti ci erano sfuggiti e ci tenevamo a tornare tra le prime 8 del mondo. Ora ci aspetta probabilmente una rivincita rispetto alla semifinale contro la Gran Bretagna negli ultimi Europei: loro non hanno bisogno di presentazioni, sono i più forti al mondo, ma noi siamo qui per metterli in difficoltà e non partiamo certo battuti”.

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