Alessandro Sbuelz al tiro contro la Dinamo

La UnipolSai Briantea84 Cantù va in finale scudetto per l’undicesima stagione consecutiva, grazie al 2 a 0 nella serie di semifinale sulla Dinamo Lab Banco di Sardegna. Verdetti invece rinviati alla decisiva gara 3 di domenica 17 marzo nell’altra serie tra Amicacci Abruzzo e S. Stefano: i campioni d’Italia infatti hanno sprecato il primo match point casalingo contro un’avversaria capace di prolungare la semifinale dopo il k.o. di gara 1; appuntamento sempre a Giulianova dalle ore 16, con diretta Twitch sul canale Italbasket (con pre-partita dalle ore 15.30).

Il successo della UnipolSai Briantea84 Cantù arriva in condizioni tutt’altro che semplici e contro una rivale agguerrita e preparata: nonostante un PalaMeda tutto esaurito, con 1.200 tifosi a sostenere la squadra, la Briantea84 si è trovata costretta a rinunciare a poche ore dalla palla a due alla propria stella Steve Serio, dolorante alla spalla dopo una botta rimediata in Sardegna. Con rotazioni limitate e senza uno dei propri fari in attacco, i padroni di casa sembrano spaesati e nelle prime fasi del match ne approfitta una Dinamo molto attenta ad eseguire il piano gara preparato da coach Foden. I sardi appaiono a lungo in controllo, in vantaggio anche oltre la doppia cifra nel corso del secondo quarto: brilla l’argentino Esteche (che firma 15 punti), ma soprattutto l’altro ex Lindblom, che martella la retina dalla media con continuità. Ma proprio quando la Briantea84 appariva nell’angolo, arriva la reazione, guidata come di consueto da Adolfo Damian Berdun, che si carica sulle spalle il peso di un attacco in difficoltà almeno fino a metà terzo quarto. La rimonta è furibonda, con l’altro argentino di Cantù, Maximilian Ruggeri, che mette 9 pesantissimi punti uscendo dalla panchina. Il primo sorpasso della Briantea84 arriva ad inizio quarto quarto, quando la Dinamo progressivamente si spegne di intensità: appena 4 punti segnati negli ultimi 10 minuti, nessuno negli ultimi 6 minuti equivalgono ad una resa. I padroni di casa arrotondano grazie ad un paio di pesanti canestri di Sbuelz e alla precisione dalla lunetta di un Carossino fin lì sottotono, e alla sirena possono festeggiare una vittoria dal peso specifico enorme.

Nell’altra semifinale è l’equilibrio pressoché assoluto a regnare. Dopo la gara uno decisa solo all’ultima azione, in gara 2 è stato necessario addirittura un overtime per assegnare al S. Stefano Kos Group il punto del pareggio, che rimanda il verdetto sulla qualificazione alla finale alla decisiva gara 3 di domenica. Non mancano i rimpianti per la squadra campione d’Italia in carica, che tira un insufficiente 7/19 ai liberi e che soprattutto ha avuto la palla della vittoria alla fine dei tempi regolamentari, con un tiro di Benvenuto che si è spento sul ferro del PalaCastrum. S. Stefano ha giocato con determinazione e grande agonismo, trovando una delle migliori prestazioni dall’anno dal proprio simbolo Sabri Bedzeti, autore di 27 punti con 27 tiri, e 16 rimbalzi; ma ancor più decisivo forse è stato l’altro azzurro Dimitri Tanghe, con 21 punti che risulteranno poi cruciali. Andrea Giaretti riesce a incidere nel parziale dell’overtime nonostante l’1/10 dal campo e alla fine l’Amicacci non riesce più a riavvicinarsi, nonostante i tentativi in extremis di un (ancora una volta) positivo Jaylen Brown (22 punti e 8 assist).

Nei crossover per i piazzamenti dal quinto all’ottavo posto, successo per la Menarini Firenze su Reggio Calabria 72 a 49 e del’SBS Montello sul Crich Pdm Treviso 63 a 56. Firenze e SBS si sfideranno quindi per il quinto posto finale.

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