Dopo sette vittorie consecutive, si ferma la serie d’oro della serie C silver del Basket Grottaferrata, arrivato fino alle zone di vertice del campionato. E’ stato il Bracciano, nel recupero giocato mercoledì, a infliggere ai ragazzi dei coach Stefano Busti e Matteo Catanzani una sconfitta amara per 88-75.
«Una gara cominciata bene nel primo quarto – commenta il presidente Alberto Catanzani -, poi alcuni fischi arbitrali “un po’ così” hanno fatto innervosire i nostri ragazzi che hanno perso il filo logico della partita. Da quel punto di vista dobbiamo migliorare perché mentalmente bisogna essere pronti anche a situazioni di questo tipo. Detto questo, va dato atto al Bracciano, che è sicuramente una squadra valida, di aver fatto una buona partita e aver conquistato con merito la vittoria». Nell’ambito della partita sono stati espulsi due giocatori castellani (Monni e Cacciamani) e gli arbitri hanno punito i criptensi con due falli tecnici. In casa Grottaferrata, comunque, non si fanno certo drammi.
«Dopo sette successi consecutivi è normale anche accusare una piccola flessione anche se è dispiaciuto il modo con cui è arrivata questa sconfitta, l’importante è che il gruppo si rialzi subito e concluda al meglio un girone d’andata che è stato certamente positivo» dice Catanzani. Il calendario propone al team di Grottaferrata prima la trasferta con la Tevere Basket e poi la sfida casalinga contro Velletri. «Per quanto riguarda il prossimo avversario, la classifica dice che è alla nostra portata, ma guai a sottovalutare l’impegno e pensare di poter comodamente conquistare i due punti. Dobbiamo tenere alta la concentrazione e cercare di dare il massimo» è la lettura del massimo dirigente del Grottaferrata che poi analizza l’incredibile equilibrio che regna nel campionato di serie C silver. «A parte Formia che è leggermente avanti, dal secondo all’ottavo posto ci sono sette squadre in appena quattro punti. Questo torneo non ti permette di toppare perché appena sbagli ti ritrovi subito a scivolare indietro in classifica» conclude Catanzani.