Lo avevamo già conosciuto per le sue indubbie qualità di asfaltista, protagonista di livello nel mondo del formula driver, ma dall’inizio dello scorso mese di giugno il richiamo dello sterrato sembra aver catturato il cuore di Alessandro Boscari.

Il pilota di Villafranca Padovana, alla guida di una Peugeot 205, ha rotto il ghiaccio in quel di Veronella, ad inizio Giugno, con un buon sesto posto in categoria B che andava a migliorare nella successiva tappa del Trofeo Italia, quinto a Conselve ad inizio Luglio, per poi ritornare nella provincia scaligera, Sabato scorso, e piazzare la sua prima zampata nell’autocross.

“Per il 2022 avevo voglia di provare qualcosa di nuovo” – racconta Boscari – “e siamo passati dalla formula driver al mondo dell’autocross. La guida sullo sterrato è completamente diversa da quella sull’asfalto quindi ho bisogno di un po’ di tempo per prenderci le misure. Le prime due gare sono andate bene perchè, oltre a non aver fatto danni, ho ottenuto un sesto ed un quinto.”

Ritornato sulle proprie orme Boscari rimaneva abbastanza in ombra nelle batterie, firmando la quarta prestazione in categoria B, lontano dal ritmo dei migliori su un fondo non congeniale.

“Sono partito abbastanza in salita” – sottolinea Boscari – “perchè, in qualifica, il terreno era molto pesante, a seguito dell’abbondante annaffiatura contro la polvere. Non sono riuscito a trovare il giusto ritmo ed ho concluso con il peggior tempo quindi con l’ultima casella in griglia.”

Semaforo verde sulle semifinali ed il portacolori di Funny Team cambiava decisamente passo, sfiorando il successo, mancato per poco più di un secondo, e firmando il giro veloce.

“Nella semifinale” – aggiunge Boscari – “sono riuscito a mantenere il passo degli avversari ed ho portato a casa l’accesso alla finale, riuscendo anche ad ottenere il miglior giro di classe.”

In finale, allungata a sette giri rispetto ai quattro previsti per le altre sessioni, Boscari vedeva presto allontanarsi il leader Zamaro, costretto a difendersi dai continui attacchi di Faccincani.

Ad avere la meglio, al termine delle tornate percorse sui settecentocinquanta metri del tracciato scaligero, è stata la punta della scuderia di Abano Terme, secondo per due decimi e mezzo.

Per lui anche il record di giornata sul giro, a conferma di una costante progressione.

“In finale è stata una dura lotta” – conclude Boscari – “perchè Faccincani mi ha fatto sudare parecchio, infatti abbiamo chiuso con una differenza di pochi decimi. Peccato perchè la nostra lotta ha permesso a Zamaro di scappare, ad oltre una decina di secondi, e di vincere in scioltezza. Sarebbe stato bello vedere, visto che ho portato a casa il giro veloce anche in finale, come sarebbe andata se eravamo tutti vicini. Grazie a Funny Team ed a chi mi sostiene.”

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