La 33esima edizione della Huawei Venicemarathon, domenica 28 ottobre, sarà quest’anno nel segno del Giappone e del suo idolo Yuki Kawauchi. Il maratoneta “samurai” capace di grandi imprese, l’uomo che aspira a correre 100 maratone sotto le 2h20 e che correrà la sua 87esima in carriera e la decima da inizio anno, in questa stagione ha conquistato la classica di Boston in condizioni meteo proibitive. Per la prima volta in Italia, ha scelto Venezia perché affascinato dal suo percorso e perché vuole diventare il primo giapponese a vincere in laguna. Una festa per oltre 13.000 runners che partirà alle ore 9.15 da Stra con la Maratona e alle ore 8.30 dal Parco San Giuliano con la VM10KM (iscrizioni sold out). Entrambe le gare taglieranno un unico traguardo: quello di Riva Sette Martiri a Venezia.
Tra gli atleti africani il miglior accreditato, con il tempo di 2h08:16 (Barcellona 2015), è il keniano Philip Kangogo Cheruiyot. Sempre dal Kenya arrivano anche Kipkemei Mutai, Gilbert Kipleting Chumba, l’ex idraulico arrivato quarto lo scorso anno e che dopo la maratona si è comprato una mucca chiamandola Venice, e John Komen che nel 2009 fece segnare il miglior tempo di sempre della maratona veneziana: 2h08:13. Molto forte sulla carta è anche l’etiope Mekuant Ayenew Gebre (2h09:00 a Praga nel 2017). Al femminile, da evidenziare i nomi della keniana Angela Jemesunde Tanui (2h26:31, Vienna 2017) e dell’ultramaratoneta croata Nikolina Sustic, neocampionessa del mondo della 100 km su strada.

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