Alessia Trost ricomincia da 1,93. A Udine, al meeting internazionale di salto in alto Udin Jump Development, l’azzurra è alle spalle della sola Yaroslava Mahuchikh, 19enne argento iridato a Doha, che supera 2 metri con grande margine. Poi la fuoriclasse ucraina fa mettere l’asticella a 2,03, un centimetro in più della misura realizzata il 9 gennaio scorso a Kiev. Per lei, detentrice del record del mondo under 20 di 2,04, è l’ottava volta in carriera oltre i due metri.
Alessia Trost mette in fila un percorso pulito da 1,74 a 1,90 e il primo nullo proprio a 1,93. Una misura che l’azzurra delle Fiamme Gialle, bronzo mondiale indoor nel 2018, supera con un secondo tentativo arrangiato, di certo non il migliore fra quelli visti al palasport intitolato a Ovidio Bernes, per poi approcciare tre volte l’1,96 dello standard per i Giochi Olimpici di Tokyo. Elena Vallortigara (Carabinieri) si ferma a 1,86 mentre le altre specialiste italiane Erika Furlani (Fiamme Oro), Marta Morara (Atl. Lugo), Rebecca Pavan (Assindustria Sport Padova) e Idea Pieroni (Carabinieri) chiudono con 1,82.
“Il mio modo di allenarmi è cambiato – racconta la friulana Trost – credo si sia visto dai dieci salti di oggi, e spero sia un buon punto di partenza per questo 2021. Quest’inverno ho lavorato bene e senza intoppi, a parte la settimana di riposo forzato seguita alla mia positività al Covid, ma non immaginavo che già oggi avrei tentato 1,96. Ne sono felice e mi porto a casa ottime sensazioni. Oggi ho realizzato anche quanto mi sia mancata la tensione agonistica. Ho osservato con attenzione Mahuchikh, è una ragazza di grande talento ma molto semplice e piacevole; è sempre molto tranquilla, concentrata, proverò ad imitare il suo approccio”.