Secondo posto con personale stagionale per Gianmarco Tamberi a Banska Bystrica. L’azzurro supera i 2,27 nella gara slovacca di salto in alto e aggiunge un centimetro al proprio limite 2019 fissato la scorsa settimana nell’esordio di Karlsruhe, fallendo poi di poco, in almeno due dei tre tentativi a disposizione, l’appuntamento con i 2,30. A vincere è il giapponese Naoto Tobe, il capolista mondiale stagionale, che dopo aver rischiato l’eliminazione a 2,27 (ok solo al terzo tentativo) è perfetto a 2,30 e 2,33. Dietro di lui, a pari merito, Tamberi e il messicano Edgar Rivera, ma ci sono altri tre atleti (il greco Konstadinos Baniotis, il bahamense Donald Thomas e il cinese Wang Yu) che terminano la prova a 2,27, più indietro in classifica per il computo degli errori.
La gara del 26enne delle Fiamme Gialle è priva di macchia fino alla quota che fa risultato: l’azzurro supera senza difficoltà l’asticella alla prima prova a 2,20, poi a 2,24 e 2,27 (in questo caso con un lieve contatto che non si conclude in un errore). L’unico a fare altrettanto è il messicano Rivera, non gli altri, a cominciare da Tobe che spende tutti e tre i tentativi per rimanere in corsa. Il gruppo di nove atleti che aveva superato i 2,24 si riduce a sei quando si sale: con Tamberi e Rivera, anche Baniotis (2,27 alla prima prova, ma indietro in classifica per errori sulle misure precedenti), Thomas (alla seconda), Wang Yu e il già citato Tobe. A 2,30 la conclusione della gara: Tobe rimette le cose in ordine superando l’asticella al primo tentativo. Tutti gli altri devono arrendersi, compreso Tamberi, che colleziona almeno due ottimi salti, falliti per un contatto con le gambe in fase di richiamo. Il giapponese fa aggiungere tre centimetri e supera l’asticella al secondo salto, per poi arrendersi a 2,36.
Tamberi dimostra di essere cresciuto rispetto a Karlsruhe, e probabilmente già maturo per il primo 2,30 della stagione. L’appuntamento è con i Campionati Italiani Assoluti della prossima settimana ad Ancona: le due gare di alto si svolgeranno venerdì pomeriggio (le donne alle 17, gli uomini alle 19).

Herrera seconda a Linz
Progresso in questa stagione per la velocista azzurra Johanelis Herrera. Al Gugl-Meeting Indoor di Linz, in Austria, la 23enne sprinter chiude al secondo posto nella finale dei 60 metri in 7.37, per ritoccare il crono di 7.40 realizzato nello scorso weekend a Mondeville, in Francia, a cinque centesimi dal personal best di 7.32. Al maschile, ritorno di Massimiliano Ferraro che si aggiudica la batteria in 6.74. Per un problema muscolare il 28enne partenopeo dell’Atletica Riccardi Milano, al rientro indoor due anni dopo il successo tricolore del 2017, sceglie di non disputare la finale. Quarto posto di Fausto Desalu (Fiamme Gialle), autore di un doppio 6.79 in entrambe le gare della giornata. Anche l’ostacolista Luminosa Bogliolo (Cus Genova) scende in pista soltanto nel turno eliminatorio dei 60hs, vincendo in 8.25, prima di rinunciare alla finale a causa di un fastidio al bicipite femorale. Si migliora ancora Giulia Aprile nei 1500 metri. La 23enne mezzofondista dell’Esercito è terza in 4:18.00, una settimana dopo il 4:18.89 messo a segno in Lussemburgo.
A Praga l’astista Roberta Bruni (Carabinieri) migliora lo stagionale con 4,35 e dà l’assalto per tre volte a 4,43. Alessandro Sinno (Aeronautica) valica 5,40 e commette tre errori a 5,50, nella stessa gara eguaglia il PB indoor di 5,30 il campione italiano under 23 Max Mandusic (Trieste Atletica).

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