Si corre forte anche quest’anno alla Huawei RomaOstia. Nella 45esima edizione della classica mezza maratona dalla capitale al mare, targata IAAF Gold Label, l’etiope Guye Adola conquista il successo per la seconda volta in 1h00:17, dopo la vittoria di due anni fa, per battere il keniano Geoffrey Yegon (1h00:23). Un altro atleta del Kenya arriva al terzo posto, Cornelius Kangogo con 1h01:17. In chiave azzurra dimostra di essere competitivo Stefano La Rosa, settimo al traguardo con 1h02:29 e primo dei non africani. È il secondo tempo in carriera per il 33enne grossetano dei Carabinieri, oro a squadre in maratona agli ultimi Europei di Berlino, poco distante dal crono di 1h02:15 che aveva realizzato nel 2012 proprio in questa manifestazione. L’evento si conferma molto partecipato, con circa 8500 podisti al traguardo. Al femminile trema il record della gara con il trionfo di Lonah Chemtai Salpeter. L’israeliana di origine keniana prevale in 1h06:40, ad appena due secondi dal primato della RomaOstia stabilito nel 2012 da Florence Kiplagat. Un assolo vincente per la campionessa europea dei 10.000 su pista, davanti a due portacolori del Kenya: alle sue spalle finisce Diana Kipyokei (1h07:13), terza Antonina Kwambai (1h07:50). Tra le atlete italiane, la migliore è Laila Soufyane che chiude ottava con il suo miglior risultato di sempre sulla distanza dei 21,097 chilometri in 1h12:30. La 35enne romana dell’Esercito, rientrata nella scorsa stagione dalla maternità, precede la primatista nazionale di maratona Valeria Straneo (Laguna Running), nona in 1h13:00, e Anna Incerti (Fiamme Azzurre), decima con 1h13:05.

Articolo precedenteMaster Dibaf-Unitus per “Narratori di comunità”, enogastronomia in cattedra, tra Viterbo e Canepina
Prossimo articoloL’editoriale – Anche Toro e Atalanta in corsa per la Champions