New York City Marathon
New York City Marathon

Non è mai una maratona come tutte le altre. Non lo sarà nemmeno per Eyob Faniel, esordiente di lusso a New York, nella cinquantesima edizione della 42,195 km più famosa del pianeta. È un appuntamento che va oltre i confini dello sport e che torna dopo un anno di stop per la pandemia, in una domenica 7 novembre che nell’animo degli organizzatori rappresenta il segnale della vita che riparte, al pari di quanto accaduto nell’edizione del 2001 dopo lo shock dell’11 settembre. La New York Marathon di quest’anno è una festa per circa 33mila runners (pochissimi gli italiani, a causa delle restrizioni di viaggio verso gli Stati Uniti), di corsa dal ponte di Verrazzano fino a Central Park, attraversando i cinque distretti della Grande Mela.

Il primatista italiano della maratona Eyob Faniel (Fiamme Oro), atterrato oggi negli Usa, ci arriva dopo un doppio periodo di lavoro in altura, prima ad Asmara, in Eritrea, poi a Kapsabet (Kenya) con il suo nuovo allenatore Claudio Berardelli. Per il 28enne vicentino è la seconda maratona dell’anno dopo il ventesimo posto delle Olimpiadi di Tokyo (e dopo il record italiano della mezza, 1h00:07 a Siena Ampugnano in febbraio): a New York troverà un cast di primissimo piano nel quale spicca certamente il secondo di sempre in maratona, l’etiope Kenenisa Bekele, 2h01:41 due anni fa a Berlino ma deluso dell’ultima partecipazione nella capitale tedesca, datata 26 settembre, quando non ha fatto meglio del terzo posto in 2h06:47. Al via tra i “top” (alle 15.05 italiane, diretta RaiSport canale 58 e Eurosport 2) anche la medaglia d’argento delle Olimpiadi di Tokyo, l’olandese Abdi Nageeye, e il keniano primatista mondiale della mezza maratona Kibiwott Kandie (57:32). Di nuovo in gara anche due atleti che salirono sul podio nell’ultima edizione pre-Covid, quella del 2019: il keniano Albert Korir (secondo) e l’etiope Girma Bekele (terzo). Al femminile, il trionfo olimpico consegna i favori del pronostico alla keniana Peres Jepchirchir, oro a Sapporo in 2h27:20, ma il pubblico di casa è tutto per Molly Seidel, la statunitense di bronzo alle Olimpiadi. Nomi di prestigio pure quelli della namibiana bronzo mondiale Helalia Johannes e delle etiopi Ababel Yeshaneh e Ruti Aga.

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