Un’altra medaglia per l’Italia nell’ultima giornata dei Mondiali under 20 a Nairobi, in Kenya. Conquistano il bronzo le azzurre della staffetta 4×400 metri: Alessandra Iezzi, Federica Pansini, Angelica Ghergo e Alexandra Almici in 3:37.18, alle spalle di Nigeria (3:31.46) e Giamaica (3:36.57). Ancora sul podio in questa stagione, dopo il terzo posto di un mese fa agli Europei di categoria a Tallinn con lo stesso quartetto. In un pomeriggio aperto dalla premiazione del salto in alto maschile con la consegna a Massimiliano Luiu dell’argento vinto ieri, la squadra italiana chiude così la rassegna iridata con due medaglie (un argento e un bronzo). Podio sfiorato invece dalla staffetta 4×100 maschile di Angelo Ulisse, Matteo Melluzzo, Filippo Cappelletti e Lorenzo Simonelli, quarti in 39.28 con il record italiano under 20 togliendo oltre due decimi al 39.50 della squadra che nel 2017 schierava Filippo Tortu in ultima frazione. Quarta nei 400 ostacoli anche Angelica Ghergo che si migliora di quasi un secondo con 57.69. Finisce ottava la 4×400 maschile (Stefano Grendene, Tommaso Boninti, Francesco Pernici, Lorenzo Benati) in 3:12.16, nell’alto nona Idea Pieroni e undicesima Rebecca Mihalescul, entrambe con 1,80, squalificata la 4×100 femminile (Gaya Bertello, Elisa Visentin, Alessandra Iezzi, Arianna Battistella) per il primo cambio fuori settore.

4×400 – L’urlo di gioia per la medaglia di bronzo nella 4×400 al femminile. E per la seconda volta quest’anno: confermata a Nairobi la formazione già terza a Tallinn, adesso su un podio ancora più importante. È la lombarda Alessandra Iezzi, bergamasca di Treviglio, a lanciare il quartetto per cambiare in terza posizione dietro a Giamaica e Nigeria. Poi la romana Federica Pansini si ritrova quarta, superata momentaneamente dal Sudafrica, ma piazza il controsorpasso nell’ultima curva della sua frazione. Il testimone va nelle mani della marchigiana Angelica Ghergo, che aumenta il margine nei confronti delle inseguitrici (Repubblica Ceca e India), dilatato a oltre quattro secondi e mezzo. Come agli Europei tocca all’altra lombarda Alexandra Almici l’ultima parte di gara. La bresciana di Castegnato qui non viene chiamata alla rimonta, perché è sufficiente gestire il vantaggio prima di festeggiare al traguardo. È la prima medaglia nella storia dei Mondiali U20 per una staffetta femminile italiana.

Un gruppo fantastico. Unico. “Ci siamo dette che non avevamo niente da perdere – le parole di Alessandra Iezzi, portacolori della Bracco Atletica e titolare in tre staffette azzurre su tre (4×100, 4×400 e mista) – Andiamo senza paura e… non succede, ma se succede! Ed è successo un’altra volta dopo Tallinn. Siamo al settimo cielo. Abbiamo capito da subito che ce la potevamo fare, ci abbiamo creduto fino alla fine, abbiamo dato tutte il 100% e sono troppo felice di me stessa e delle mie compagne”. Parola a Federica Pansini, scuderia Studentesca Milardi Rieti: “Non ero lucida nemmeno dopo Tallinn figuriamoci adesso – commenta emozionata – Qui correre è veramente dura a causa dell’altura, dopo gli 800 ero veramente stanca ma ho dato quel qualcosa in più. La forza di questa staffetta è la squadra, da sole non ci saremmo mai riuscite. Siamo un grandissimo gruppo, voglio bene a tutte”. Neanche tre ore dopo il quarto posto nei 400hs, la gran frazione di Angelica Ghergo nella staffetta (53.39): “Ci ho messo cuore e anima e sono felicissima – l’urlo dell’anconetana di Osimo, maglia Esercito – Siamo così unite che riusciamo a fare ciò che sembrava impossibile, non solo a noi ma a tutti. Siamo super felici per questo terzo posto”. A completare l’impresa è Alexandra Almici, in forza all’Atletica Brescia 1950 Metallurgica San Marco: “Guardando le squadre iscritte, sembravano di un altro mondo – osserva – invece a quanto pare non lo sono. Oppure lo siamo anche noi. Questo è il modo migliore per concludere una grandissima stagione”.

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