Negli occhi c’è ancora la serata magica del Golden Gala Pietro Mennea di Firenze, uno spettacolo seguito in tv su Rai 3 da 1.136.000 spettatori per il 5.4% di share. Risultati di spessore in un clima di festa, un record europeo (Jakob Ingebrigtsen 12:48.45 nei 5000), altre tre migliori prestazioni mondiali dell’anno (Hassan 3:53.63 nei 1500, El Bakkali 8:08.54 nei 3000 siepi, Omar McLeod 13.01 nei 110hs), la presenza del presidente World Athletics Sebastian Coe a nobilitare l’evento e tanti acuti azzurri tra cui Tamberi a 2,33 nell’alto e Fabbri 21,71 nel peso. “Una scommessa vinta”, le parole del presidente della FIDAL Stefano Mei all’indomani dello show dell’Asics Firenze Marathon Stadium, tappa italiana della Wanda Diamond League: “Abbiamo scommesso fortemente sulla città di Firenze e la città ha risposto alla grande. Non era scontato, perché Firenze da tanto non ospitava grandi manifestazioni di atletica. Siamo riusciti ad allestire uno spettacolo con pochi eguali al mondo, con una conferenza stampa nelle meraviglie del Salone dei Cinquecento, apprezzatissima dagli atleti, e un gioiellino di stadio ideale per l’atletica”.

Dal presidente della FIDAL il ringraziamento a quanti hanno contribuito a questa edizione: “Il messaggio che parte è che questa Federazione sta lavorando bene – le sue parole – Lo sforzo organizzativo della FIDAL è stato importante e sono estremamente soddisfatto: devo ringraziare fino all’ultimo tutte le persone che hanno collaborato alla riuscita di questa manifestazione”.

Le emozioni maggiori, nelle tre ore di atletica stellare, sono arrivate dal mezzofondo: “La gara della Hassan è stata la più valida tecnicamente, il 5000 del giovane Ingebrigtsen qualcosa di favoloso, un tempo fantastico – aggiunge Mei – Ma è stata anche la conferma della buona salute dell’atletica italiana, che comunque deve farci sempre restare con i piedi per terra verso Tokyo. Che bello vedere Gimbo Tamberi che strappa con i denti il 2,33, Fabbri proiettato di nuovo in ambito internazionale. E poi Dalia Kaddari, i ragazzi delle siepi, Gaia Sabbatini che nei 1500 ha mancato di poco il minimo per Tokyo. E proprio parlando di 1500, oggi ci stringiamo intorno alla famiglia di Paola Pigni che troppo presto ci ha lasciato: in mezzo a tutta questa gioia, il nostro pensiero va alla carissima Paola”.

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