Il bronzo mondiale Antonella Palmisano, la primatista italiana Eleonora Giorgi, la tricolore assoluta Valentina Trapletti e le emergenti Nicole Colombi ed Eleonora Dominici. Ecco i cinque volti sorridenti della 20km femminile ai Campionati del Mondo di marcia a squadre di Taicang. Quando sabato 5 maggio in Italia saranno le 10.30 del mattino, le azzurre saranno sulla linea di partenza della rassegna iridata in Cina. La variabile che potrà fare la differenza è il clima. In queste giornate di ambientamento gli atleti hanno dovuto affrontare prima l’afa, poi un temporale e un po’ di fresco e oggi di nuovo un caldo sole. Le previsioni per il weekend al momento indicano pioggia. Curiosità: tutte e cinque le ventiste italiane avevano preso parte anche all’edizione 2014. Quattro anni dopo, un ritorno a Taicang che per ognuna di loro comporta aspettative personali e il comune obiettivo del risultato di squadra. E per darsi la carica le marciatrici dell’Italia Team oggi hanno scelto di intonare tutte insieme “Quando il dovere mi chiama, rispondo e dico son qua!” ovvero il ritornello della hit “Cara Italia” del rapper Ghali. Un impegno in musica e una dichiarazione d’intenti da prendere molto sul serio.

Palmisano
Antonella Palmisano negli ultimi nove mesi ha spesso preso il volo verso Oriente. A fine settembre, dopo il terzo posto ai Mondiali di Londra, ha conquistato un’importante gara a tappe in Cina, l'”Around Taihu” a Suzhou. In aprile poi è andata in Giappone con tutto il “ParceTeam”, il gruppo di allenamento del suo tecnico Patrizio Parcesepe: tre settimane di raduno a Tokyo in preparazione dei Mondiali a squadre. A Taicang 2014 finì nona, l’anno dopo invece avrebbe fatto il suo ingresso nell’élite internazionale con lo stoico quinto posto mondiale di Pechino. “Mi sto affezionando all’Oriente – dichiara la 26enne pugliese delle Fiamme Gialle – e fin qui, incrociando le dita, mi ha portato sempre bene”. L’arrivo in Cina stavolta ha portato pure qualche linea di febbre. “Piccoli inconvenienti del mestiere. Sono stata a riposo due giorni, ma già da ieri ho ricominciato a marciare. Mi sento molto meglio e oggi ho fatto un lavoro di 10 chilometri con ottime sensazioni. Rispetto a quattro anni fa sono un’atleta molto diversa”. In che senso? “Nel 2014 ero ancora una bambina inesperta che aveva quasi paura di gareggiare. Oggi sono una donna e una sportiva professionista che ha trovato la sua consapevolezza. Ed è proprio questo il motivo per cui non sarà certo un po’ di influenza a mettermi KO. A Roma nel 2016 ho dovuto fare da spettatrice a causa di alcuni problemi fisici, stavolta non intendo assolutamente tirarmi indietro”. Con l’1h26:36 di Londra, la Palmisano è la seconda ventista italiana di tutti tempi, mentre quest’anno ha esordito con il secondo posto a Rio Maior in 1h28:41. Nel mondo dell’atletica è conosciuta ormai come la marciatrice con il fiore in testa per il fermaglio colorato che ogni volta le prepara mamma Maria. “Il fiore è pronto anche stavolta, ma quello che più conta qui è che questo è un campionato a squadre e noi siamo davvero una bella squadra. Se lottiamo tutte fino all’ultimo metro possiamo arrivare lontano. Forza ragazze!”. Il 4 maggio, alla vigilia della competizione, l’azzurra è stata invitata (ore 10 locali) alla conferenza stampa ufficiale della IAAF con tutti i big della rassegna iridata.

Giorgi
Eleonora Giorgi ha un ricordo speciale di Taicang. “Nel 2014 ero arrivata quinta in 1h27:05, il mio primo record italiano”. Un primato che nel giro di un anno ha migliorato fino a 1h26:17 in Coppa Europa a Murcia (Spagna). E poi? “Sono successe tante cose – spiega la 28enne milanese delle Fiamme Azzurre, dottoressa in Economia alla Bocconi che tra un allenamento e l’altro sta anche prendendo lezioni di spagnolo -. Alle spalle ho l’esperienza di alcune squalifiche in gara e un’operazione al ginocchio. Con il mio coach Gianni Perricelli abbiamo lavorato tutto l’inverno per ritrovare sicurezza in me stessa e a livello di tecnica”. Quella di sabato sarà la sua terza 20km del 2018 dopo l’esordio stagionale a marzo con la vittoria in 1h30:31 a Lugano, bissata poi all’incontro internazionale di Podebrady in aprile con 1h28:49. Stavolta con 88 atlete di 35 Paesi al via chi bisognerà tenere d’occhio? “Come sempre cinesi e russe sono avversarie temibili come la messicana Gonzalez e la brasiliana De Sena… ma anche noi italiane non scherziamo!”.

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