Dopo quasi otto anni dall’ultima volta nel giro di pista, Andrew Howe è tornato sui 400 metri a Rieti con il tempo di 46.35. Il primatista italiano del lungo, che in questa stagione con la sua nuova allenatrice Chiara Milardi si sta dedicando in toto alla pista, a pochi giorni dalla partenza per le World Relays di Yokohama (11-12 maggio) ha testato la condizione nella gara organizzata nell’impianto di casa, nell’ambito dei Cds di prove multiple. Era soltanto la terza esperienza di Howe sulla specialità dopo il 46.03 del 2006 a Rieti e il 45.70 di Pavia nel 2011: reduce dal raduno degli staffettisti azzurri all’Acqua Acetosa, il portacolori dell’Aeronautica ha preceduto Matteo Iachini (Acsi Campidoglio Palatino), 46.88, e Giorgio Trevisani (Studentesca Rieti Milardi), 48.17. Howe, che compirà 34 anni proprio durante la trasferta in Giappone il 12 maggio, in questa stagione aveva corso nei 150 in 15.67 (0.2).

“So che posso valere un tempo molto inferiore su questa distanza – le parole di Andrew Howe -. Oggi mi do la sufficienza, considerato che siamo ancora ad aprile e che non correvo i 400 da otto anni. In partenza ho avuto difficoltà ad avvertire il ‘pronti’ e mi sono alzato tardi, poi sono passato forte al 200 (21.3, ndr), forse troppo. In generale mi sono sentito a posto per 350 metri e ho faticato nei cinquanta metri conclusivi. Il mio 2019? Mi piace preparare questa gara, adoro la lotta, bisogna essere intelligenti per gestirla come si deve. Adesso andiamo a Yokohama con tanta voglia di fare bene”.

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