Qualità e personalità garantiscono lo show al Golden Gala Pietro Mennea sulle pedane dei salti, nella serata di giovedì. In gara tre campioni del mondo, Mutaz Barshim nel salto in alto, Malaika Mihambo nel lungo e Anzhelika Sidorova nell’asta. Oltre al qatarino Barshim, Gianmarco Tamberi incontra anche il leader mondiale Ilya Ivanyuk nella gara dedicata ad Alessandro Talotti, Larissa Iapichino trova tanta nobiltà nel lungo, e nel salto con l’asta è spaziale la sfida tra Sidorova e la campionessa olimpica Katerina Stefanidi.

Una finale olimpica. In tutto e per tutto. Il salto in alto è tra gli spettacoli più attesi del Golden Gala Pietro Mennea, sulla pedana dell’Asics Firenze Marathon Stadium. Il pubblico di casa è tutto per Gianmarco Tamberi che dopo il debutto di Hengelo (2,20) prosegue in Toscana il proprio avvicinamento verso le Olimpiadi di Tokyo, affrontando la maggior parte dei rivali che ritroverà in Giappone tra poche settimane. Amico e avversario dell’azzurro, Mutaz Barshim torna al Golden Gala da campione del mondo in carica: è suo il record del meeting, memorabile il 2,41 saltato nel 2014 allo stadio Olimpico di Roma, a quattro centimetri dal record del mondo di Sotomayor. Ma oltre al qatarino (2,30 quest’anno) la cifra tecnica dei partecipanti è enorme: il russo Ilya Ivanyuk è colui che fin qui ha destato le migliori impressioni nella stagione all’aperto, domando l’asticella al 2,37 della world lead e prendendosi anche il successo nella tappa Diamond League di Doha. La stessa misura l’ha indovinata pochi mesi fa Maksim Nedasekau nella finale degli Euroindoor di Torun, superando in extremis proprio Gimbo Tamberi per l’oro continentale al coperto. Non manca l’esperienza all’ucraino Andriy Protsenko, vincitore all’Olimpico nello scorso settembre, e nemmeno all’australiano Brandon Starc. In ascesa (2,33) lo svizzero Loic Gasch, mentre può dare uno scossa alla propria stagione l’azzurro Stefano Sottile.

L’oro mondiale ed europeo (Malaika Mihambo, Germania), l’argento mondiale e oro degli Euroindoor (Maryna Bekh-Romanchuk, ucraina), la serba bronzo iridato in carica Ivana Spanovic, la primatista del mondo juniores al coperto Larissa Iapichino. Che serata splendente a Firenze per il salto in lungo, animato dalle big del pianeta, praticamente una finale olimpica anticipata. Tra le iscritte, chi ha saltato più lontano quest’anno all’aperto è Chantel Malone (Isole Vergini Britanniche) già oltre i sette metri con 7,08, e nel complesso sono quattro le saltatrici che hanno varcato la soglia dei +7 in carriera: oltre a Malone, Mihambo 7,30, Spanovic 7,24 indoor, la bielorussa Nastassia Mironchyk-Ivanova 7,08. Nella line up anche la campionessa olimpica del triplo Caterine Ibarguen (Colombia). Per Iapichino, l’atleta di casa, fiorentina 100%, è il momento di confrontarsi con il top mondiale dopo il 6,91 della stagione al coperto, per l’altra azzurra Laura Strati è una nuova occasione per inseguire il sogno olimpico.

È soprattutto Katerina Stefanidi vs Anzhelika Sidorova. Il salto con l’asta – tra le gare con la tradizione più gloriosa al Golden Gala – propone la sfida ad alta quota tra due delle maggiori interpreti mondiali della specialità, la greca campionessa olimpica e la russa regina mondiale. Entrambe si sono arrampicate a 4,80 in primavera e possono puntare ancora più in alto. Due centimetri in più ha saltato in stagione la britannica Holly Bradshaw, portando a 4,82 il primato nazionale all’aperto, la scorsa settimana a Huelva. E in due hanno valicato 4,74, la slovena Tina Sutej e la bielorussa Iryna Zhuk. Sta attraversando un momento speciale l’azzurra Roberta Bruni, con tre prestazioni pari o superiori al precedente record italiano: 4,60, poi il primato di 4,70 e infine 4,64. Da seguire con attenzione anche la svizzera campionessa europea indoor Angelica Moser e due saltatrici talentuose come la venezuelana Robeilys Peinado e la svedese Angelica Bengtsson.

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