Canicola e umidità la fanno da padrone a Vallelunga, dove va in scena la terza giornata fra qualifiche e gare. Fortuna che nel quartier generale dell’Xc Motorsport c’è l’aria condizionata, che funziona bene, al contrario delle connessioni internet ma, si sa, in Italia la Rete resta ancora una chimera. Così il Gran premio di Formula 1 si vede a scartamento ridotto, ma quel che si osserva da un pc che fa da ponte con la televisione fra cavi di telefonini e quant’altro basta e avanza per piangere e ridere con la Ferrari.

Al ristorante c’è sempre il tutto esaurito, solito doppio turno per mangiare, ma il rancio è ottimo e abbondante, nessuno si lamenta, anzi c’è chi chiede bis e tris di portata. L’amaro della scuderia stavolta è nascosto in frigo, è talmente piaciuto perfino ai minorenni che adesso serve razionarlo.

La vetrata di casa Xc Motorsport permette di osservare belle figliole con le gonnelline che svolazzano ma hanno le cosce incorniciate da troppi tatuaggi e il via vai di “pischelli” che si portano a casa pneumatici malridotti e “pezzi” di macchine incidentate da usare forse come soprammobile, con buona pace di madri e mogli che intimeranno ai maschi di casa di buttare subito quei cimeli. Vanno talmente a ruba, quelle reliquie, che una gomma-Nascaar sparisce pure sotto il naso del proprietario che pensava, una volta arrivato a casa, di posarci sopra un vetro e farci un tavolino da thé. La madre del tizio gongola, un “impiccio” di meno in casa.

Annotazioni varie: dopo pranzo a qualcuno viene la “cecagna”, ma per rispetto della privacy non diremo il nome del sonnambulo; il presidente soffre il caldo e gira con le infradito, gli altri hanno tutti la maglia d’ordinanza, Vincenzo incluso; il fotografo non è tale e si chiama “zio Pippo”, l’olio a crudo sulle pietanze è una manna dal cielo e maledetto il tempo, che adesso servirà aspettare settembre per rivivere altri tre giorni come questi. A Varano dè Melegari dove, si spera, le temperature saranno più miti.

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