Dalle stelle alle stalle, ecco come si potrebbe racchiudere, in una sola frase, quanto provato da Michele Mancin in occasione del secondo Adria Rally Show.

La kermesse polesana, rivelatasi vincente anche nel 2021 con oltre centoventi concorrenti al via, ha regalato al pilota di Rivà una prima tappa da protagonista per poi consegnargli un’autentica doccia gelata, oltre le temperature già artiche, alla Domenica mattina.

Le sensazioni della vigilia, dopo lo shakedown, vedevano il portacolori di Gaetani Racing, tornato alla guida della pluridecorata Citroen Saxo gruppo A con Fabio Andrian alle note, sentirsi a proprio agio, in particolar modo sul nuovo ampliamento del tracciato di gara.

Sabato mattina il pilota della trazione anteriore del double chevron, curata da Assoclub Motorsport, staccava il miglior tempo di classe K10 ed infliggeva ben 12”6 a Tosoni.

La situazione non cambiava nelle successive prove in programma ed il pilota di Rivà si confermava, con costanza, il miglior interprete nella sfida diretta con l’unico rivale al via.

Al termine della prima tappa il margine di Mancin sfiorava il minuto netto, tre su tre gli scratch, al quale aggiungeva una meritevole sedicesima piazza nella generale del gruppo A.

“Il primo giorno è stato davvero ottimo” – racconta Mancin – “perchè era da tempo che la nostra Saxo non si faceva guidare così bene. Il lavoro svolto da Valentino Vettore sull’assetto aveva dato ottimi frutti. Soffrivamo soltanto di un leggero sottosterzo sulla prima prova, prontamente risolto sulla successiva dove abbiamo abbassato bene il nostro parziale. Abbiamo un po’ faticato sulla prova lunga perchè non sono abituato a queste distanze ma il fascino di correre di notte, con le luci artificiali, è stato qualcosa di magico. Andava tutto per il verso giusto.”

Quando tutto sembrava volgere verso una doppietta, in successione alla vittoria della passata edizione, e con sole due prove speciali da disputare alla Domenica mattina il weekend di Mancin, all’Adria International Raceway, prendeva una piega totalmente opposta.

Sulla lunga “Adria Grand Prix” si manifestava un problema alla trasmissione, costringendo il pilota polesano ad alzare bandiera bianca sul rettifilo principale del circuito.

Vani i tentativi del team, per rimettere in sesto la Citroen Saxo in vista del tratto cronometrato conclusivo, con il portacolori della scuderia patavina impegnato a fare armi e bagagli.

“Che dire, siamo molto ma molto delusi ed amareggiati” – aggiunge Mancin – “perchè dover rinunciare ad una vittoria ormai in cassaforte, ad una prova speciale dal termine, fa molto male. Il Sabato è stato a dir poco spettacolare e la nostra Saxo girava come un orologio svizzero. Avevamo quasi un minuto sul secondo e potevamo andare in tranquillità sino alla fine. Purtroppo, sulla penultima, un problema interno al cambio ci ha fermato. Ringrazio di cuore i ragazzi di Assoclub Motorsport perchè si sono dannati l’anima per farci ripartire ma, purtroppo, il guasto non era risolvibile sul campo gara. Un grazie di cuore a Fabio Andrian, dimostratosi anche quest’anno professionale, ad alti livelli, nel suo ruolo di navigatore. Bravo davvero.”

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