“Un anno fa, inaugurando il centro “Tre Fontane”, dissi che il movimento paralimpico era diventato adulto”, ha detto il Capo dello Stato Sergio Mattarella nel suo saluto al Festival della Cultura Paralimpica, cui ha preso parte oggi pomeriggio. “Vorrei aggiungere, oggi, che il movimento paralimpico è un movimento che diventa adulto ma che non invecchia, che rimane giovane”. “Grazie di queste giornate emozionanti e significative. Lo sport paralimpico è testimonianza positiva del progresso del Paese, da ieri cancellate barriere, pregiudizi e ostacoli, ma non dobbiamo accontentarci.Lo sport paralimpico è l’avanguardia di un movimento sociale nel nostro Paese, oggi grazie al movimento paralimpico la disabilità è vista finalmente con occhi diversi”.

Con queste parole il Presidente della Repubblica ha chiuso il suo intervento in occasione della giornata conclusiva del Festival di Cultura Paralimpica.

“Ne è passato di tempo dalle immagini in bianche e nero a quelle vivide e a colori di oggi – ha detto nel suo intervento Luca Pancalli-. Il cambiamento semantico da paralitico a paralimpico è l’indizio del cambiamento della società civile, la consapevolezza di ciò che ciascuno di questi ragazzi rappresenta. Le nostre politiche sportive rappresentano un pezzo di welfare del Paese. La stazione non è solo un luogo di arrivi e partenze ma una tappa di un viaggio. Ed è quello che stiamo compiendo per difendere un diritto quale è quello dello sport per ogni persona con disabilità”.

Subito dopo è avvenuta la consegna al Presidente Mattarella della nuova edizione del vocabolario Treccani comprendente il nuovo lemma Paralimpico/a, da parte del direttore generale della Treccani Massimo Bray. “ Questa è una parola che circola nell’italiano scritto dagli anni ’90 e nei documenti dal 2003. Per la prima volta ne registriamo l’utilizzo per il moto di innovazione ed estensione di questi ultimi tempi, a significare qualsiasi persona disabile che pratichi sport, in una società che vuole diventare sempre più inclusiva”.

Una giornata, questa ultima del Festival della Cultura Paralimpica, iniziata con gli interventi di grandi campioni dello sport paralimpico, come la velocista di atletica Monica Contrafatto e il plurimedagliato dello sci nautico Daniele Cassioli. Quindi, sul palco sono saliti i testimonial della Art4Sport, la Onlus di Bebe Vio, con in testa proprio la campionessa paralimpica di scherma. Con lei gli schermidori Edoardo Giordan e Emanuele Lambertini, la giovane promessa nell’atletica Riccardo Bagaini e Veronica Yoko Plebani, due partecipazioni, per lei, alle Paralimpiadi Invernali e Estive con lo snowboard e la canoa, oggi impegnata nella disciplina del paratriathlon. Subito dopo sono stati presentati i docufilm “Nessuno rimane indietro”, sul Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa, che ha visto la presenza del Ten. Col. Gianfranco Paglia e del Ten. Col. Marco Iannuzzi, e a seguire “Pesci Combattenti”, presentato dai nuotatori della Nazionale Paralimpica di nuoto Federico Morlacchi e Simone Barlaam.

Up&Down, presentato dall’attore Paolo Ruffini, è un’indagine sulla normalità tra cinema e teatro. Dopo questa presentazione è stato il momento del libro “Storia di un ragazzo in gamba2, la biografia di Roberto La Barbera, argento alle Paralimpiadi di Atene nel salto in lungo. Presenti anche la campionessa di equitazione Sara Morganti e la Nazionale Italiana di wheelchair hockey, recente vincitrice dei Campionati del Mondo. Sul palco, prima dell’arrivo del Capo dello Stato, anche l’attore e presentatore Flavio Insinna che ha impreziosito il pomeriggio con le sue riflessioni.

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