Lazio anni '70
Lazio anni '70

Tornano in scena i Maritozzi e lo faranno a Roma il 5 aprile (ore 18 e 30) riportando in scena uno dei reading teatrali del loro repertorio più apprezzati, “ Andiamo, Chinaglia, andiamo!”, confezionato stavolta al fianco di “Dolce Vita”, una permanente fotografica allocata a via Palermo 41, alle spalle di via Nazionale. A unire fra loro i “click” delle fotocamere e l’opera teatrale sono le istantanee di Marcello Geppetti, uno dei fotografi della Dolce Vita. Geppetti, conosciuto dal popolo laziale per quella storica immagine di Giorgio Chinaglia col dito alzato verso la sud dopo un gol in un derby, è un vero e proprio artista della fotografia e proprio i suoi scatti accompagneranno la triade Tozzi-Ricci-Morelli (i “Maritozzi”, appunto) nel contesto di uno spettacolo gratuito.

“Andiamo Chinaglia Andiamo” è un reading teatrale che omaggia Giorgio Chinaglia in maniera commovente ma con momenti di grande divertimento dovuti alla narrazione delle gesta di quella “squadra di pazzi”. Si tratta di un testo teatrale originale letto in scena, nel quale ognuno dei tre protagonisti gioca un ruolo diverso: Antonello Ricci è l’attore, Alessandro Tozzi il tifoso, Massimiliano Morelli il cronista. Le voci si interscambiano fra loro, “passandosi la palla” come fosse una partita di calcio, con l’obiettivo di fare gol nel cuore di chi ascolta. Durante la serata verranno proiettate le immagini di Marcello Geppetti e Vittorio La Verde di quei giorni indimenticabili della “banda Maestrelli”

Nascono per caso i “Maritozzi”, acronimo che lega le iniziali dei nomi del trio che prese vita nel 2012 per raccontare “lo sport che fu”. Tre amici, tre caratteri diametralmente opposti fra loro, tre vite professionali distanti anni luce l’una dall’altra: Antonello Ricci, professore delle superiori, ma professore che sorride, non un vecchio piscione che aspetta San Paganino per vivere il suo quarto d’ora di felicità; Alessandro Tozzi, avvocato di chiara fede laziale con due lauree appese al muro e una spiccata verve ironica; e Massimiliano Morelli, giornalista che scrive da romanziere, così dicono in giro, uno di quelli che evita di sgomitare davanti a un vip fra colleghi esaltati per poi sentirsi dire dal campione di turno “sono contento di essere arrivato uno”. Hanno cominciato esibendosi la prima volta all’estate viterbese, “Caffeina”, portando in scena “Italia-Brasile ’82 e le altre”, con Paolo Rossi in platea visibilmente commosso. Poi hanno proseguito spaziando per forza di cose sul football, con mille e più aneddoti da raccontare: “Andiamo, Chinaglia, andiamo!”, “Roma-Liverpool: la finale maladetta”, “La Lazio dei meno 9”, “La storia dei derby della capitale vinti dalla Ss Lazio”, “Lo Sparta Prati è uno stato mentale”, vocalizzando i loro reading su palchi teatrali, in piazza, financo in una chiesa sconsacrata trasformata oggi in un locale raffinato ed elegante.

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