Va in archivio anche il penultimo round di un TCR Italy che ha regalato gioie e dolori a Bolza Corse, spesso protagonista con i suoi due portacolori ma in più di un’occasione bersaglio prediletto di una dea bendata che non ha voluto dargli tregua.

Lo scorso fine settimana la massima serie tricolore per le vetture turismo faceva tappa all’Autodromo Vallelunga con la squadra corse con base ad Adria a ranghi completi.

Denis Babuin, alla guida dell’Audi RS3 LMS TCR polesana, affrontava una doppia sessione di libere, quella del Venerdì, votata più al provare nuove soluzioni di setup piuttosto che alla ricerca del tempo, terminando appena fuori ad una top ten sempre più serrata.

Una qualifica discreta, undicesimo il tempo staccato in griglia, faceva presto posto ad una gara 1 che esaltava il pilota di Azzano Decimo nella giornata di Sabato, terzo alla bandiera a scacchi grazie anche ad una penalizzazione di un avversario che gli ha consentito di salire sul podio.

Alla Domenica le aspettative erano alte ed una buona partenza lasciava presagire una gara 2 all’attacco ma una toccata con il coreano Park si rivelava fatale, costringendo Babuin a giocare in difesa per poter tagliare il traguardo, terminando in undicesima posizione assoluta.

Punti importanti per il friulano, ottavo nella classifica provvisoria generale ma soprattutto primo in TCR Master con un margine di trenta lunghezze sul secondo, ad un solo atto dal termine.

“Siamo stati un po’ anonimi nelle libere” – racconta Babuin – “perchè eravamo alla ricerca del giusto compromesso per una buona qualifica che, a conti fatti, si è rivelata accettabile. In gara 1 siamo andati bene, chiudendo a podio, mentre in gara 2 eravamo partiti ancora meglio ma un contatto con Park ha piegato una ruota posteriore, obbligandomi a contenere i danni. Siamo abbastanza soddisfatti per aver dimostrato di avere un passo vicino ai migliori della serie.”

Una trasferta a Vallelunga complicata anche per Mauro Trentin, al volante della Cupra Leon TCR DSG adriese, rientrato dalla penultima di campionato con un bottino che non lo soddisfa.

Protagonista di prove libere solide e concrete, in quinta piazza tra le DSG, il pilota di Carmignano di Brenta si aspettava maggiore competitività in qualifica, non arrivata purtroppo, ritrovandosi poi a partire da una settima posizione che lo costringeva alla rimonta.

Sesto alla bandiera a scacchi di gara 1 e quarto nella successiva tornata domenicale per una classifica provvisoria che lo vede in quinta piazza, a meno cinquanta dalla seconda.

“Weekend difficile, da catena bassa” – racconta Trentin – “perchè abbiamo iniziato bene con tempi interessanti nelle libere, ottenuti con gomme usate, ma quando siamo passati in qualifica non siamo più riusciti a ripeterci e questo è stranissimo. Non è successo nulla di trascendentale ma sembra che qualcosa non permetta un incastro perfetto delle cose. Ripartiamo da quanto di buono fatto ovvero dalla quarta piazza di gara 2. Ora arriva Imola, ultima dell’anno, dove cercheremo di ripetere la bella cavalcata di inizio stagione. Eravamo in testa dal primo all’ultimo giro. Abbiamo bisogno di una botta di morale per affrontare al meglio l’inverno ed il futuro.”

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