Un progetto dedicato ai giovani per ribadire insieme e con forza il “no” dell’atletica italiana al doping. Questo è il messaggio che la Fidal intende promuovere attraverso un’importante iniziativa pronta ad andare sui blocchi di partenza. Il progetto prende il via da un’esperienza maturata a livello regionale in Lombardia, su iniziativa dell’Assital e Lions Club di Cernusco sul Naviglio, che negli ultimi 15 anni ha visto il coinvolgimento di 40.000 studenti e 900 insegnanti. Il target di riferimento, infatti, è proprio il mondo della scuola a cui saranno dedicati una serie di incontri tematici sul territorio che cercheranno di fornire risposte e spunti di discussione su cosa sia il doping, i suoi effetti e la mentalità che c’è dietro. Senza dimenticare gli aspetti legati all’attuale normativa anti-doping. L’obiettivo è ambizioso: portare nelle scuole, con la collaborazione del Miur, la cultura della salute e della legalità sportiva partendo dai giovani per educare una comunità di adulti. Sei le regioni che hanno deciso di accogliere in varie città la fase di start-up dell’iniziativa nel primo semestre del 2016: Lombardia, Veneto, Piemonte, Lazio, Sicilia e Puglia. Proprio ieri alla Scuola dello Sport del Coni a Roma è avvenuto il primo incontro riservato ai vari referenti regionali aperto dal saluto del presidente Fidal Alfio Giomi. A coordinare i lavori è stato Antonio La Torre che, in questa fase iniziale di formazione, ha portato l’esperienza da lui già vissuta in prima linea nel contesto del progetto lombardo.