Volge al termine la stagione agonistica di Alessandro Fabian. Il 2023 è stato un crescendo di successi e di emozioni per il campione padovano: dopo il sesto posto nella gara d’esordio di Mogàn, sulle Isole Canarie a fine aprile, e il nono posto al “The Championship” di Samorin a maggio, a inizio agosto è arrivato anche il primo e prestigioso podio stagionale.
Al Campionato Europeo Ironman 70.3 di Tallinn, in Estonia, Fabian ha infatti ottenuto uno splendido terzo posto assoluto, che ha significato secondo a livello europeo trattandosi di una gara “open” e quindi aperta anche ad atleti extra-europei. Un risultato straordinario che ha poi consentito ad Alessandro di affrontare anche l’Ironman 70.3 World Championship di Lahti, in Finlandia.
Un’estate davvero super, con un autunno non da meno viste le due bellissime vittorie prima al Delta Po Triathlon di settembre e poi a Desenzano a ottobre, per un gran finale di una stagione da ricordare. Ora qualche settimana per recuperare le energie e rifiatare, anche perché c’è un 2024 da preparare e da affrontare con grande forma ed entusiasmo. Un’altra stagione ricca di sfide ed obbiettivi.
“Il 2023 è stato impegnativo, però ho raggiunto quasi tutti gli obbiettivi che mi ero prefissato. Le due finali mondiali del circuito Challenger e Ironman e il piazzamento al campionato europeo, con le vittorie in Italia che hanno fatto da contorno. Adesso, dopo un periodo di stop, riprendo la preparazione in vista del 2024 dove sono già qualificato per il Campionato del Mondo 70.3 e con il grande obbiettivo del circuito PTO, un nuovo campionato sulle medie distanze a tappe ”, le parole di Fabian.
Grande attesa per l’anno prossimo, quindi, con un presente di soddisfazioni e uno sguardo anche al futuro più lontano: il triatleta più titolato d’Italia è infatti sempre impegnato nei progetti legati alla tutela dell’ambiente e al rispetto della natura. Fabian ha fondato una squadra, la «Elements», dedicata a pari livello a formare giovani atleti e a sensibilizzare le persone all’importanza dell’ecosostenibilità.
Ma non solo, nel 2019 ha dato il via al progetto “Elements Fury” per la sensibilizzazione alla salvaguardia della regione Veneto, mentre nel 2020 è diventato capitano dei “Green Heroes”, un gruppo di atleti che vuole diffondere messaggi su questi temi e che pianta foreste in giro per il mondo per compensare la produzione di CO2.

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