Un oro a squadra dalle junior e il sesto posto, con rammarico, di Diana Bacosi. L’oro di Rio ha stentato nella prima serie questa mattina, incappando in quattro zeri, poi si era adattata al vento forte e incostante, piazzando un 23 e un 24, che in queste condizioni di gara le hanno garantito l’accesso alla finale a sei con il secondo miglior punteggio (68), un piattellino in meno della polacca Aleksandra Jarmolinska, alla fine quarta con 29/40. Diana è uscita subito con 11/20. Probabilmente deve metabolizzare al meglio la nuova formula di finale. I “punteggini” di tutte le migliori sei tiratrici certificano comunque che un po’ tutte al momento stentano a digerirla. Ha vinto la francese Lucie Anastassiou che sul 50/60 pari ha battuto allo spareggio la cipriota Andri Eleftheriou per 16 a 15. Bronzo per la tedesca Christine Wenzel (39/50)

Il 66/75 di Katiuscia Spada, ottava, e il 61 di Simona Scocchetti. ventitreesima in classifica generale, sommati al 68 di Diana, regalano il secondo posto a squadre, dietro alla Germania (198/225) e davanti a Cipro (190), ma domani per titolo e medaglie ci sarà una competizione dedicata cosi come c’è stata per le Donne della Fossa Olimpica. La classifica odierna serve solo a definire la griglia di partenza. Mentre con il punteggio complessivo di 182/225 c’è subito l’oro per le tre Junior, Giada Longhi (59/75), 16 anni, reatina di Roccaranieri settima nell’individuale, Giulia Basso (54), 17 anni di Gazzo Padovano, ventesima, e Francesca del Prete (69). Precedono di ben 10 piattelli la Russia  e di 13 la Germania (169). Per Francesca Del Prete (69; 35/50) c’è anche la medaglia di bronzo individuale, ma la ventenne di Cisterna di Latina in qualificazione aveva messo nettamente dietro di sette piattelli  la greca Artemis Kafalidou (62/75+2; 46/60), oro, e di ben nove la russa Elena Bukhonova (60; 43/60) argento, ma si sa che una volta nella finale a sei si azzera tutto quello realizzato in precedenza. Queste sono le regole, queste le formule di gara.

Domani inizia anche la gara degli uomini: prima giornata di qualificazione (75 bersagli), poi martedì altri 50 piattelli e per i migliori sei della classifica generale ci sarà la finale, Junior ore 12.45, Senior 13.45.

I tre moschettieri di Benelli hanno tutti motivi a iosa per ben figurare. L’oro di Rio, Gabriele Rossetti, dopo i due titoli continentali da junior (Sarlospuszta 2014 e Maribor 2015) cerca qui quello da Senior, mentre Riccardo Filippelli, toscano come Gabriele, cerca di difendere il titolo conquistato a Lonato lo scorso anno con una prestazione superlativa, doppio record del mondo, 125/125 in qualificazione, 16/16 in finale. Tammaro Cassandro, nipote di Ennio Falco, ha bisogno di centrare il primo grande successo internazionale per prendere coscienza di quanto è forte. Sono tutti e tre forti e giovani, 22 Gabriele, 27 Riccardo, Tammaro 23, una squadra di grande qualità e di grande futuro. Baku potrebbe essere la piattaforma di lancio di un trio che potrebbe copiare quelli mitici del passato, Benelli-Rossetti-Falco; Benelli-Genga-Falco. Il Direttore Tecnico azzurro c’era sempre.

Gli Junior: Valerio Palmucciventenne di Fiano Romano, oro iridato (Lonato 2015) ed euro argento (Lonato 2016), è all’ultimo suo anno tra i giovani così pure Erik Pittini, 20 anni friulano di Sutrio, mentre Elia Sdruccioli, marchigiano di Ostra con i suoi 19 anni ha ancora un po’ di tempo per firmare un successo importante questa categoria.

Articolo precedenteELF CIV, doppiette per Pirro e Nepa
Prossimo articoloFinswimming, spotlight on world junior championships