Maria Sharapova è stata “scaricata” anche dalle Nazioni Unite, che ha deciso di sospenderla dal ruolo di ambasciatrice di buona volontà incarico ricopriva dal febbraio del 2007. La Sharapova si occupava di un programma che cercava di combattere la povertà nel terzo mondo, in particolare aveva dato il suo sostegno alle vittime di Chernobyl, località dalle quali la sua famiglia fu costretta a fuggire. Dopo sei anni una missione infranta dalla positività al meldonium, sostanza proibita dall’Agenzia Anti-doping mondiale a partire dal primo gennaio 2016.