È l’azzurro il colore dominante del Campionato del Mondo di Fossa Universale che si è concluso ieri a Malaga (Spagna): la squadra italiana del Direttore tecnico – il medico di Sora (Frosinone) Sandro Polsinelli – ha infatti letteralmente monopolizzato i podi del concorso per nazioni e si è aggiudicata alcuni significativi allori individuali. La Fossa Universale (disciplina non olimpica in cui le macchine preposte al lancio dei piattelli sono cinque invece delle quindici del Trap a cinque cerchi) è tradizionalmente considerata la palestra per tutti gli atleti che si dedicano poi alle specialità del programma olimpico. Una vera e propria impresa l’hanno compiuta i tre atleti del comparto maschile. Stefano Narducci di Fucecchio (Firenze), Guglielmo De Julio di Castellammare di Stabia (Napoli) e Alessandro Camisotti di Porto Viro (Rovigo) hanno infatti vinto il titolo mondiale a squadre con 580/600 superando alcune scuole tradizionalmente fortissime: la Spagna è risultata seconda con 571, la Francia terza con 562. Come è accaduto recentemente in molti altri sport, anche nella Fossa Universale il Covid ha minacciato pesantemente e da vicino alcuni atleti. Tra gli eroi di Malaga, Guglielmo De Julio nello scorso febbraio ha trascorso ventidue giorni in terapia intensiva. Nei mesi successivi con dedizione e determinazione l’atleta napoletano ha saputo realizzare un graduale ritorno all’attività sportiva e il recupero delle proprie raffinate potenzialità tecniche e agonistiche che gli hanno consentito l’exploit del Mondiale in Andalusia. Vittoria a squadre anche nella gara femminile: la ligure Bianca Revello, la calabrese Silvia Munno e la piemontese Stefania Oliva hanno totalizzato 545/600 e hanno preceduto la Francia (513) e la Repubblica Ceca (505). Pieno successo anche nel comparto under 20: gli azzurrini Cosimo Salinaro, Gabriele Fabbri e Riccardo Sposato si sono imposti largamente con 563/600 su Francia (548) e Gran Bretagna (534). Il fiorentino Narducci ha sfiorato l’impresa anche a livello individuale: il suo punteggio di 197/200 dista infatti un solo piattello dal 198 che ha attribuito il titolo di campione del mondo allo spagnolo Mario Fuentes Lopez. Costretto allo spareggio per l’argento e il bronzo da altri quattro contendenti spagnoli approdati a 197 che hanno beneficiato inevitabilmente della “torcida” del pubblico, Stefano Narducci si è poi dovuto accontentare del quinto posto in una classifica popolata da ben 328 specialisti di tutto il mondo. Brillante l’affermazione di Cosimo Salinaro tra gli Juniores: il ragazzo pugliese ha vinto l’alloro iridato con 195/200. A un passo dall’impresa anche le ragazze della formazione di Polsinelli: la savonese di Alassio Bianca Revello ha conquistato l’argento individuale (189/200) a un solo piattello dalla neo-campionessa del mondo, la ceca Tereza Zaviskova. Medaglia di bronzo per la cosentina di Luzzi Silvia Munno con 187. Titoli individuali importanti anche per il genovese Gildo Grondona (191) tra i Seniores e per Giuliano Fabbri (184) tra i Master.

Articolo precedenteSoftball, serie A, appuntamento il 10 e l’11 agosto
Prossimo articoloCiclismo, appuntamento al Ciocco il 25 settembre