Con una prestazione che ha rasentato la perfezione Luigi Lodde si è messo al collo la medaglia d’oro della quarta ed ultima Prova di Coppa del Mondo di Skeet della stagione 2019.

Il sardo di Ozieri, portacolori dell’Esercito Italiano e bicampione Europeo nel 2014 a Sarlospustza (HUN) e nel 2015 a Maribor (SLO), si è meritato l’accesso in finale polverizzando tutti i 125 piattelli delle cinque serie di qualificazione ed eguagliando il record del Mondo siglato per la prima volta dall’azzurro Valerio Luchini nel 2014 a Pechino (CHN).

Il biologo dal carattere di ferro ha affrontato la serie decisiva con la consueta carica e mantenendosi in vetta alla classifica fino al cinquantesimo lancio, pari merito con il francese Eric Delaunay. Due errori nell’ultima rotazione hanno rischiato di fargli sfuggire l’oro, ma anche il francese allenato dall’italiano Sandro Bellini e già sicuro della conquista della Carta Olimpica per Tokio 2020, si è disunito lasciandosi sfuggire due piattelli. Al termine dei sessanta lanci regolamentari i due avversari si sono ritrovati sull’identico punteggio di 55/60 e solo lo spareggio ha decretato la vittoria dell’azzurro con +4 a +3. Sul terzo gradino per il bronzo e l’altra Carta Olimpica in palio l’egiziano Azmy Mehelba, anche lui allenato da un italiano, Diego Gasperini,

“Non ho parole, è stata una gara fantastica, preparata in tutto e per tutto ed in cui tutto ha funzionato per come lo avevo pensato, però non posso nascondere che è stata davvero dura – ha dichiarato Lodde al termine della premiazione – Dopo un po’ di tempo sono tornato ad un risultato grandissimo come il record del mondo che si commenta da solo. Il mio ringraziamento più grande va alla mia compagna Maria, che mi sopporta e supporta anche negli allenamenti rinunciando ai suoi momenti liberi dal lavoro. Doveroso anche il grazie che rivolgo a tutta la squadra, sono stati fantastici, di supporto e professionali, ad Andrea (il Direttore Tecnico Benelli, ndr) che non si discute, agli Sponsor ed all’Esercito Italiano che, malgrado le difficoltà degli ultimi anni, hanno continuato a credere in me. Infine dedico questo oro alla Federazione ed ai miei colleghi del Trap, in difficoltà in questo momento per il tardare della qualificazione olimpica. Spero davvero che gli porti fortuna e che presto riescano a conquistare quello che si meritano”.

“Quella di Luigi la posso definire una gara eccezionale, affrontata al meglio malgrado condizioni atmosferiche proibitive e piattelli difficili – ci ha detto soddisfatto il Direttore Tecnico Andrea Benelli – Qualificarsi con il record del mondo è impegnativo, sia fisicamente sia mentalmente, ma lui è riuscito a reggere lo stress ed ha portato a casa anche una grande finale. Davvero fortissimo, sono molto orgoglioso della sua gara, di lui. E’ un ragazzo in gamba, un professionista che da tanti anni dimostra la sua serietà. Ci tengo a ringraziare la Federazione che ci sostiene sempre permettendoci di arrivare a questi grandi risultati”.

Tornando alla gara, peccato per Marco Sablone che, malgrado una prova di livello, non si è avvicinato abbastanza alla zona “finale”. Il poliziotto romano, d’oro nel 2017 nella Coppa del Mondo di Acapulco, è stato costante sul 24/25 a serie, tranne nell’ultima chiusa con 23/25, e con 119/125 si è dovuto accontentare della diciottesima posizione.

In trentesima piazza, invece, si è arenato Elia Sdruccioli (Esercito) di Ostra (AN), Campione del Mondo Junior lo scorso anno a Changwon (KOR), che ha totalizzato 117/125. Da segnalare anche il 114/125 concretizzato da Erik Pittini (Fiamme Oro) di Priola di Sutrio (UD) nel comparto degli MQS (Minimum Quota Score).

Il prossimo appuntamento internazionale porterà i migliori tiratori del Vecchio Continente di nuovo a Lonato del Garda, quest’anno già sede del Mondiale, per il Campionato Europeo in programma dal 3 al 17 settembre.

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