Ventiquattro feriti, quattro sono gravi, in codice rosso. Tra loro anche i tifosi del Cska Mosca che stavano raggiungendo lo stadio Olimpico per il match contro la Roma. Questa l’istantanea dell’ennesimo dramma della Città eterna, mentre la Procura di Roma e l’Atac hanno aprono inchieste e al momento il fascicolo è aperto per lesioni. Fra testimonianze più o meno veritiere e fra un pare e un “si dice”, a provocare il cedimento sarebbero stati i tifosi del Cska Mosca che, ubriachi, hanno saltato sulle scale mobili intonando i cori: e la struttura è venuta giù. Da un video dall’incidente postato su twitter da un tifoso russo, invece si vede che la scala mobile aveva preso una velocità eccessiva, molto maggiore di quella a fianco da dove viene ripreso il filmato. Alcuni passeggeri si gettano nella parte centrale della scala mobile per non cadere in basso, altri rallentano la caduta aggrappandosi ai corrimani. E’ l’ennesima giornata nera di una città allo sbando, che fa il paio con i danni subiti a suo tempo dalla “Barcaccia”, per tacere di altri episodi, più o meno gravi, che avvengono fra puncicate di serramanico, spintoni e compagnia cantante. Luogo comune il dire “ma al Paese loro perchè non fanno queste cose?”, e ammesso e non concesso siano stati davvero i tifosi della squadra moscovita a innescare il crack della scala mobile, la risposta sorge spontanea, dettata dal popolino: perché al Paese loro esistono i controlli sull’ordinario e sullo straordinario…

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