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Rio 2016 è l’Olimpiade dei record, oltre i limiti e in prossimità di muri nemmeno immaginati. Dopo le straordinarie imprese di Almaz Ayana sui 10000 metri e di Wayde van Niekerk sui 400 metri, la terza perla da primato è regalata oggi da una martellista che, il record, lo conosce molto da vicino. Al terzo turno della finale di lancio del martello femminile, la polacca Anita Wlodarczyk ha migliorato il proprio limite mondiale di 81,08 (Cetniewo, 1 agosto 2015), portandolo ad un incredibile 82,29. Al quinto turno, ancora un lancio oltre il precedente record mondiale: 81,74. Dietro la Wlodarczyk, argento alla cinese Zhang Wenxiu con 76,75 e bronzo conquistato in extremis, all’ultimo turno, dalla britannica Sophie Hitchon, con il nuovo record nazionale di 74,54. Alla piccola Ruth Jebet è, invece, mancata la ciliegina del record mondiale sui 3000 siepi, un’inezia. La nuova campionessa viene dal Kenya ma è cittadina del Bahrain e oggi ha corso in 8:59.75. Gara senza storia: 3:05.89 al primo mille, sensazionale 6:00.06 al secondo, e lotta contro il tempo per coniugare la medaglia d’oro col record del mondo. E’ record asiatico e seconda prestazione mondiale di tutti i tempi. Il record mondiale di Gulnara Galkina, 8:58.81 a Pechino 2008, ha il respiro grosso, ormai.

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