La “Race for the Cure” è diventata maggiorenne. Nel Salone d’Onore del Coni è stata ufficialmente presentata alla stampa la 18^ edizione della manifestazione, organizzata da Susan G. Komen Italia, che nel prossimo fine settimana, dal 19 al 21, colorerà di rosa il Circo massimo per una tre giorni di salute, sport e benessere.
A fare gli onori di casa al fianco del Professor Riccardo Masetti, ideatore e deus ex machina della manifestazione, il presidente del Coni Giovanni Malagò il quale ha salutato con grande enfasi l’edizione 2017.

Il Presidente del Coni Giovanni Malagò con il Professor Riccardo Masetti
Il Presidente del Coni Giovanni Malagò con il Professor Riccardo Masetti

R“Non siete voi ad essere onorati della mia presenza -ha sottolineato il massimo esponente delle sport italiano- siete voi, l’Associazione Susan G. Komen Italia, e il lavoro di tante persone, che date lustro al Comitato Olimpico scegliendo questo luogo, simbolo dello sport italiano, per presentare la Race for the Cure. Vogliamo poter fare tutto il possibile per sostenere il progetto che il prof. Masetti porta avanti con successo da diciotto anni e che cresce, come partecipazione e risonanza, stagione dopo stagione. Oggi siamo qui per rafforzare questo legame forte che deve esistere tra la salute e lo sport. Nessuno di noi si può chiamare fuori da una nobile causa come questa. È un tema che tocca tutti, per questo continueremo ad esserci sia oggi che domani”.
La conferenza stampa ha avuto un prologo di grande appeal. Sky, partner sociale della Komen, si è collegata in diretta con la Parrocchia del Santissimo Redentore, nel popolare quartiere del Tufello di Roma, dove ha preso il via proprio oggi l’iniziativa “Verso le donne”, progetto itinerante della Komen Italia di promozione della salute della donna che raggiungerà un totale di dodici quartieri periferici di cinque città, nelle quattro regioni italiane dove l’Associazione ha i propri comitati regionali (Lazio, Puglia, Emilia Romagna e Lombardia).
La Komen Italia sarà presente in questi quartieri per offrire esami diagnostici di prevenzione con un’unità mobile di mammografia, donata dalla Fondazione Johnson & Johnson che sostiene da 18 anni le attività dell’Associazione, sessione di benessere psico-fisico e incontri educativi su prevenzione e stili di vita sani dedicati ai giovani.

Il tavolo dei relatori con la t-shirt della Race 2017
Il tavolo dei relatori con la t-shirt della Race 2017

In collegamento, all’ideale taglio del nastro dell’iniziativa, insieme ad Ivana Appolloni in rappresentanza della Komen Italia, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, le cui parole hanno raggiunto in diretta lo schermo del Salone d’Onore.
“ Prevenire significa evitare la malattia-ha detto il Ministro in diretta dal Tufello- Il progetto “Verso le donne” è una iniziativa davvero straordinaria, che va dentro le periferie per sensibilizzare le donne e le loro famiglie. Ogni donna sa dell’importanza dei controlli, delle mammografie, delle visite senologiche ed altre misure preventive, ma in molte tendono a rimandare a causa degli impegni che ognuna di noi ha. Questo rinviare a domani finisce per diventare un ‘prima o poi lo farò, sottovalutando pericolosamente la propria salute. Per questo sono vicina all’iniziativa della Komen Italia che ha voluto portare la prevenzione in molti quartieri, soprattutto quelli più popolari”.
La presentazione è poi entrata nel vivo ed il Professor Riccardo Masetti ha introdotto i temi che, in tutti questi anni, hanno ispirato la Race for the Cure.
“ Siamo diventati maggiorenni e invece di andare al ballo delle debuttanti abbiamo avviato un nuovo, ambizioso, progetto, ‘Verso le donne’ che porterà la prevenzione in tante periferie e che vorremmo nel tempo estendere includendo molte più città. In questi anni credo che Race for the Cure abbia in qualche modo contribuito a far cambiare l’approccio culturale nell’affrontare la malattia. Da malate a protagoniste della prevenzione. Ricordo le titubanze delle prime pazienti che invitai alla Race come testimonial della nostra iniziativa. Oggi quell’incertezza e quella paura si è trasformata in condivisione, un modo per aiutare le altre a condividere, rendendo pubblica la loro malattia scegliendo di indossare la maglietta rosa”.
L’edizione numero 18, organizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio del Ministero della Salute, Regione Lazio, Consiglio Regionale del Lazio, Roma Capitale, Coni, Fidal, Policlinico Gemelli, Esercito, Arma dei Carabinieri, Croce Rossa Italiana, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, e SIAE, si svolge con il contributo di Johnson & Johnson (national presenting partner), Oysho e MSD (local major partner), Aveeno (partner delle Donne in Rosa) Cisalfa (partner tecnico) e di numerose altre aziende sensibili alle tematiche della salute, come i media partner Leggo, Ansa e Radio Capital, il fornitore ufficiale acqua Lete, e lo storico partner Fondazione Roma Cares. L’organizzazione tecnica della corsa è come di consueto affidata al Gruppo Sportivo Bancari Romani.
La popolare gara podistica della domenica mattina, lungo l’affascinante percorso di 5km tra le meraviglie archeologiche del centro di Roma, concluderà come sempre un intero weekend ricco di iniziative volte a promuovere la prevenzione e l’adozione di stili di vita sani.
Lo scorso anno nelle quattro Race italiane sono stati coinvolti oltre 100.000 partecipanti, dei quali oltre 60.000 a Roma. Quest’anno, si lavora per battere entrambi questi record di presenze e lo staff della Associazione, insieme a centinaia di volontari, alle due madrine della manifestazione – le attrici Maria Grazia Cucinotta e Rosanna Banfi – ed a tanti altri testimonial che sostengono questa causa, hanno lavorato fortissimo verso questo obiettivo.
Rosanna Banfi, da sempre vicina alla Race for the Cure, ha preso la parola dopo la proiezione del filmato della scorsa edizione che rappresentava il lancio di migliaia palloncini rosa nel cielo di Roma.
Palesemente commossa l’attrice “ Ogni anno che vengo alla Race cerco di pensare e di organizzare un discorso per questa occasione ma quando arrivo il cuore prende il sopravvento perché le immagini e gli incontri con quelle donne smuovono l’anima. Nove anni fa, quando ero stata appena operata, il Professor Masetti è venuto a casa pregandomi di partecipare. Avevo un aspetto orrendo, ero pelata e ingrassata, avevo mille dubbi ma mi sono lasciata convincere. Quel giorno sono uscita di casa senza parrucca e mi sono fatta vedere per la prima volta in pubblico. Mi sono accorta che non ero sola e che ognuna di noi dava forza alle altre. Ogni volta che incrocio gli sguardi delle donne in rosa attingo una forza incredibile”.

A Rosanna Banfi è stato poi consegnato, simbolicamente da una volontaria donna in rosa, il pettorale N.1 della Race for the Cure.
Significativo l’intervento di Barbara Saba direttore generale della Fondazione Johnson & Johnson
“E’ sempre un’emozione partecipare alle iniziative legate alla Race for the Cure. Siamo al fianco della Komen sin dalla prima edizione, Fa riflettere che i bambini che iniziarono a venire nel nostro stand diciotto anni fa oggi continuano a seguirci partecipando alle nostre iniziative. E’ bello pensare come abbiano fatto tesoro del nostro esempio. Siamo la prima azienda che si è dotata di un codice etico e per noi questo è il modo più bello per restituire qualcosa di importante attraverso questo progetto”.
Silvia Salis, campionessa di atletica, oggi fa parte del Consiglio Federale della Fidal. E’ lei a parlare a nome della Federazione.
“Un’iniziativa come questa ci fa capire che un problema non è problema se affrontato nella giusta maniera. La prevenzione è la forma più nobile che abbiamo a disposizione per prendersi cura di noi stessi. E’ bello che tante donne, attraverso lo sport e la corsa, possano trovare la maniera per affrancarsi dalla propria malattia”.
Hanno preso poi la parola, tra gli altri Roberto Scrivo Direttore Public Affairs Sky Italia, Enrico Zampedri Direttore Generale del Policlinico Gemelli, , Mario Alì presidente dell’Accademia delle Belle Arti, il Generale dell ‘Esercito Mario Alberto Germani.
Presenti in qualità di testimonial anche due Capitani Famosi, Andrea Lucchetta e la neo-eletta vice presidente del Coni Alessandra Sensini, che insieme a tanti altri, attraverso un video diffuso sui social, hanno invitato i propri fan a formare squadre per partecipare insieme alla Race for the Cure.

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