Un concorso per riflettere sulla parità di genere e sul fenomeno della violenza contro le donne: è quello che ha visto protagonisti gli studenti e le studentesse di ben sei istituti scolastici superiori di Arezzo e provincia, nell’ambito del Premio Internazionale Semplicemente Donna. Proprio, questa mattina, nella cornice istituzionale della Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo, si è infatti svolta la cerimonia di premiazione del progetto “Giù le mani, il diritto di contare”, durante la quale sono state consegnate le borse di studio alle scuole autrici dei lavori che la commissione esaminatrice ha ritenuto maggiormente degni di nota.

Presenti alla cerimonia che chiude ufficialmente la IX edizione del Premio Semplicemente Donna , anche alcune Autorità della nostra provincia, tra le quali il Prefetto di Arezzo, Sua Eccellenza Maddalena De Luca: “Quando si parla di violenza di genere e di disparità, il vero punto di svolta lo si ottiene con un’azione culturale perché, nella nostra società, paghiamo spesso lo scotto di una cultura patriarcale male interpretata e troppo sedimentata. Assistere ad un impegno tanto importante da parte delle giovani generazioni nei confronti di tematiche complesse come quelle affrontate dal Premio Semplicemente Donna è un grande passo in avanti, perché ricordiamo che la violenza di genere non è solo quella fisica che arriva alle cronache con esiti spesso fatali, ma è una violenza che spesso si manifesta subdolamente anche nei contesti della famiglia e del luogo di lavoro.”

Dalla lotta alla violenza di genere al ruolo della donna nei contesti professionali tradizionalmente reputati appannaggio maschile: gli elaborati scritti, le presentazioni e i video inviati dalle scuole hanno spaziato tra tematiche e linguaggi multimediali diversi, evidenziando quanto gli incontri con le premiate e i protagonisti dell’edizione 2021 del Premio Semplicemente Donna siano stati capaci di lasciare un segno importante e tangibile nei cuori e nelle coscienze dei giovani.

“Parlare alle giovani generazioni è il primo passo per sensibilizzare i cittadini di domani, educandoli al rispetto della persona e aprendo nuove strade verso la realizzazione della parità di genere in tutti gli ambiti personali e sociali – dichiara Stefania Franceschini, assessore all’Istruzione e alle Pari opportunità del Comune di Castiglion Fiorentino– Negli anni, gli eventi collaterali nei plessi scolastici sono diventati il vero centro nevralgico della manifestazione ed hanno posto le basi per un dialogo costruttivo su tematiche importanti. Un dialogo che questo concorso ha valorizzato e che ci impegneremo a incentivare maggiormente con iniziative sempre più frequenti nelle scuole”.

A vincere il primo premio ex aequo del concorso, due cortometraggi fortemente emozionali realizzati dal Liceo classico e dal Liceo artistico “Luca Signorelli” di Cortona i cui studenti hanno ottenuto anche altri piccoli riconoscimenti per i loro elaborati grafici e scritti. A seguire il video girato dall’I.S.I.S “Antonio Vegni”- Capezzine e la raccolta letteraria del Liceo “Giovanni da Castiglione” di Castiglion Fiorentino. Terzo premio per le presentazioni grafiche dell’ I.T.I.S “Galileo Galilei” di Arezzo e del Liceo “Vittoria Colonna” che, con un video, si aggiudica anche la quinta borsa di studio in palio. A dividersi il quarto premio, infine, il lavoro dell’I.T.E “Francesco Laparelli” di Cortona e il componimento poetico del Liceo classico aretino “Francesco Petrarca”.

“Siamo felici che ‘Giù le mani, il diritto di contare’ abbia registrato una così ampia partecipazione da parte degli studenti che, lo scorso anno, hanno avuto modo di incontrare, ascoltare e scambiare opinioni con le nostre premiate – conclude Angelo Morelli, presidente dell’associazione; – come abbiamo potuto evincere dalla profondità dei lavori presentati, questi incontri hanno lasciato un’impronta significativa e gratificare l’impegno di tutti i giovani partecipanti era la cosa più giusta da fare. Oltre agli studenti, ringraziamo il corpo insegnante per avere trovato il tempo di dedicarsi a questo progetto, in un anno scolastico ancora fortemente condizionato dalla situazione pandemica. Per dare un senso vero alla mission del premio sensibilizzare verso il contrasto ad ogni forma di violenza alle donne, bisogna creare cultura e questo lo si può fare solo attraverso un percorso di confronto con i giovani che saranno le colonne portanti del nostro prossimo futuro.”