#SiamoSullaStessaStrada corre veloce. Se sulla strada questo sarebbe causa di dolore e morte, oltre che un reato, sul web è un’ottima notizia. Per tutti.
La petizione lanciata su change.org dall’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani con Fondazione Michele Scarponi e Marina Romoli Onlus ha raccolto più di 1.000 firme in 24 ore e oltre 15.000 in 10 giorni.

Oltre ai testimonial del mondo delle due ruote, guidati dal campione europeo nonchè vicepresidente ACCPI Matteo Trentin e dal tricolore Elia Viviani, la stanno sottoscrivendo anche personaggi che della bici sono semplici appassionati e utilizzatori.
Tra gli altri ci hanno messo la faccia il noto deejay Benny Benassi, che conosce bene la violenza stradale visto che negli anni scorsi è stato coinvolto in più di un incidente stradale in sella alla sua bici; la showgirl Justine Mattera, mamma e moglie di ciclisti, oltre che pedalatrice in prima persona; e l’attore, comico e conduttore televisivo Paolo Kessisoglu, che macina tanti chilometri quanti minuti sul piccolo e grande schermo.

Chi usa la bici, come mezzo di trasporto, lavoro o diletto, e sogna strade più sicure sta sostenendo la raccolta firme che chiede una modifica del codice della strada per garantire una maggiore tutela agli utenti più deboli.
Come ha ricordato Marco Scarponi, fratello di Michele, domenica scorsa in occasione della presentazione dell’iniziativa al CosmoBike Show di Verona: «Sulla strada non vince chi arriva primo, ma vinciamo se arriviamo tutti sani e salvi».
Se non l’hai ancora fatto, firma “Siamo sulla stessa strada: rendiamola sicura”.