Assunta Legnante è medaglia d’argento nel lancio del disco femminile F11 ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020. Nella finale all’Olympic Stadium, Legnante ha lanciato a 40,25 metri, stabilendo il nuovo record europeo.

Si tratta della terza medaglia alle Paralimpiadi per la campana, la prima in questa disciplina, a cui si aggiungono i due ori nel peso di Londra e Rio che proverà a bissare nei prossimi giorni. L’oro è andato alla cinese Zhang (40.83), il bronzo alla colombiana Restrepo Munoz (36.11). “C’ho provato fino alla fine ma per poco non è andata – dichiata la Legnante – ho fatto due record europei, ho lanciato finalmente 40 metri in gara, sono andata vicina al record del mondo e la cinese ha dovuto fare il record del mondo per battermi. E’ la mia terza Paralimpiade nel disco, ottava a Londra, quarta a Rio e qui, almeno, me la sono giocata per l’oro.

 

Mi aspetta una bella gara anche nel peso – prosegue – ognuno di noi è qui per fare del suo meglio, siamo un gruppo unito e credo che potremo fare grandi cose”.

Dall’atletica al ciclismo, dove i nostri corridori, impegnati oggi nelle gare di crono, hanno portato a casa tre medaglie d’argento con Fabrizio Cornegliani, Luca Mazzone e Francesca Porcellato.

 

Nella H1, Cornegliani ha corso in 45:44.46, terminando la sua prova alle spalle del sudafricano du Preez (43:49.41) e davanti al belga Hordies (47:01.23). “Ho rischiato e sono caduto – racconta Cornegliani – ma dovevo provarci per arrivare più avanti possibile. Per fortuna, visto il volo che ho fatto, sono tutto intero e ho l’argento al collo”. Nella H2, Mazzone ha ottenuto l’argento grazie al tempo di 31:23.79. Oro allo spagnolo Garrote Munoz (31:23.53), bronzo al rancese Jouanny (32:41.62). “A cinquant’anni, essere a una Paralimpiade è già una vittoria. Poi prendere la medaglia è sempre splendido, anche se stavolta poteva essere d’oro. Purtroppo, questo è il bello del ciclismo, può succedere di tutto, è uno sport imprevedibile e si è visto oggi”. La terza medaglia d’argento porta la firma di una delle bandiere del paralimpismo italiano e mondiale, Francesca Porcellato, che oggi ha esordito nella sua undicesima Paralimpiade tra edizioni estive e invernali. La campionessa veneta ha portato a casa il secondo posto nella H1-3 correndo in 33:30.52, La vittoria è andata alla tedesca Zeyen (32:46.97), il bronzo alla polacca Kaluza (33:50.42). “Questo argento vale oro, all’undicesima Paralimpiade, a 51 anni che compirò il giorno della cerimonia di chiusura, non è poco. Ho iniziato a Seul 1988, è cambiato secolo è sono ancora qui”.

 

“Sono tre belle medaglie, ma c’è un po’ di rammarico per l’argento di Luca Mazzone perché se non ci fosse stato l’ingorgo nel finale, avrebbe potuto essere di un altro colore – questo il commento del CT dell’Italia Mario Valentini dopo le prime tre medaglie vinte – Cornegliani anche senza caduta non avrebbe vinto, la cosa importante è che non si sia fatto nulla. La Porcellato ha dimostrato la solita, fantastica grinta. Adesso però basta coi secondi posti, puntiamo a vincere e continuiamo a correre con Alex nel cuore per fare ancora meglio”.

 

L’ultima medaglia per il ciclismo è arrivata dalla prova di Giorgio Farroni nella T1-2. Il marchigiano, bronzo a Pechino 2008 e argento a Londra 2012, ha corso la crono in 32:10.83, un tempo che le è valso l’argento dietro al cinese Chen (28:54.88). Terzo il belga Celen (30:44.21).

 

Quella di Farroni è la 39esima medaglia vinta dall’Italia a questi Giochi, record di Rio 2016 eguagliato.

 

Per quanto riguarda gli altri azzurri in gara, quarto posto per Diego Colombari nella H5 con 41:21.29, sesta e settima posizione per Katia Aere e Ana Maria Vitelaru nella H4-5, rispettivament con i crono di 50:40.24 e 50:58.69.Nella H3, quinto tempo per Paolo Cecchetto (44:03.16). Nella C5, Andrea Tarlao e Pierpaolo Addesi hanno ottenuto, rispettivamente, la sesta e nona posizione con 46:12.99 e 48:37.55. Nono tempo per Fabio Anobile nella C3 con il tempo di 37:54.37

 

Nel tiro a segno, fuori Nadia Fario nelle qualifiche della P2 10 metri SH1. La tiratrice padovana ha ottenuto il dodicesimo posto con il punteggio di 545-5x.

 

Passiamo al tennistavolo, dove la coppia formata da Matteo Parenzan e Mohamed Amine Kalem è stata sconfitta 0-2 dall’Ucraina nei sedicesimi di classe 9-10. Stessa sorte è toccata ad Andrea Borgato e Federico Falco in classe 1-2, superati 0-2 dalla Slovacchia.

 

All’Aquatics Centre, approdano alle finali di nuoto Alberto Amodeo nei 400 stile libero S8, Emmanuele Marigliano nei 50 rana SB2, Federico Bicelli nei 50 stile libero S7, Giulia Terzi nei 100 stile libero S7, Stefano Raimondi e Riccardo Menciotti nei 100 farfalla S10. Finali anche per Xenia Francesca Palazzo nei 400 stile libero S8, per Alessia Berra nei 100 stile libero S12, per Alessia Scortechini nei 100 farfalla S10.

 

“Se il destino non avesse riservato ad Alex Zanardi l’ennesima dura prova oggi sarebbe stato il giorno della sua gara. Lo sanno bene i suoi compagni di squadra che, alla prima occasione, hanno dato vita a una prova di forza impressionante. Le quattro medaglie d’argento conquistate da Francesca Porcellato, Fabrizio Cornegliani, Luca Mazzone e Giorgio Farroni, dimostrano la forza di un gruppo che ha sempre regalato gioie e soddisfazioni al nostro Paese. Un gruppo caratterizzato da qualità tecniche elevatissime e da valori profondi. Alex oggi non ha partecipato alla competizione. Ma è presente a Tokyo, come fonte d’ispirazione, nella testa di questi straordinari atleti che stanno gareggiando con cuore e determinazione. Ci auguriamo che sia solo l’inizio di una Paralimpiade straordinaria anche in questa disciplina”, è il commento di Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico. “Congratulazioni anche ad Assunta Legnante. Esordio con medaglia d’argento per la nostra guerriera con record europeo nel lancio del disco F11. Fantastica”, ha aggiunto Pancalli.

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