Al Foro Italico la Roma Vis Nova saluta il pubblico amico nel migliore dei modi aggiudicandosi il derby laziale contro Latina. Finisce 7-5 per i Leoni di Alessandro Calcaterra con i seguenti parziali: 1-1, 1-1, 3-0, 2-3. E dire che la squadra capitolina dalla scorsa settimana non ha più niente da chiedere a questo campionato di A2 maschile, essendo già salva e lontana dalla zona playoff. Al contrario dei pontini costretti a difendere il terzo posto dopo tre sconfitte di fila. E invece arriva pure la quarta battuta d’arresto consecutiva per la compagine guidata dal tecnico Maurizio Mirarchi. Dopo i primi due quarti di gara molto equilibrati e combattuti, a mettere un solco tra la Roma Vis Nova e Latina è il terzo periodo di gioco. Con il rigore di Gobbi, la replica dello stesso centrovasca e la rete a nove secondi dalla fine del tempo di Francesco Rella, i padroni di casa ipotecano il successo in anticipo. Ma, nella pallanuoto tre gol di vantaggio con un altro quarto da giocare non sono molti. E infatti, all’inizio degli ultimi 8 minuti di gara, Alessandro Mele accorcia le distanze. Poi, Maras riporta Latina in scia. Tutto riaperto. I ragazzi di Calcaterra però non cedono, anzi: con le reti di Ferraro e Bitadze allungano mettendo il punto esclamativo sulla partita. Una vittoria che consente alla squadra romana di restare al 6° posto con il 5° ancora a tiro. Al termine, il commento del DS della Roma Vis Nova, Marco Ferraro: “Abbiamo dimostrato ancora una volta che si può fare bene anche con una squadra piena di giovani. Ragazzi che sanno lottare e si applicano con grande sacrificio al servizio del gruppo. Nessun rammarico per non aver centrato i playoff, abbiamo fatto degli errori che abbiamo giustamente pagato. Forse avremmo dovuto ottenere prima la salvezza. Ora vogliamo vincere l’ultima di campionato in casa dell’Arechi Salerno per blindare la 6° posizione e provare a chiudere al 5° posto. Poi il prossimo anno nuovo assalto alla zona playoff”. I tanti tifosi della Roma Vis Nova presenti sugli spalti della piscina del Foro Italico, se ne vanno applaudendo la squadra.

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