Mai l’Italia del nuoto, pur fortissima e squadra da battere su tutti i fronti internazionali di vertice, era arrivata così in alto a un Mondiale. Sono 38, nel giorno della chiusura, le medaglie azzurre: 20 ori, 10 argenti, 8 bronzi storici che ci consacrano nell’elite mondiale, terzi dopo le corazzate cinese (56 medaglie) e statunitense (54) presenti con rappresentative molto più numerose della nostra, a Città del Messico.

“Questo raggiunto dagli azzurri del nuoto paralimpico a Mexico City, è un traguardo storico – ha commentato Luca Pancalli che oggi pomeriggio sarà a Fiumicino insieme al Presidente FINP Roberto Valori per accogliere il rientro della Nazionale-. Mai eravamo saliti così in alto a una rassegna mondiale, mettendo alle nostre spalle addirittura Nazioni come il Brasile. Sono emozionato per questi risultati e orgoglioso dell’autorevolezza messa in campo da questi campioni, chi giovanissimo e al debutto, chi forte di un’esperienza pluriennale in competizioni di vertice. Congratulazioni vivissime ai ragazzi, mai sazi di medaglie, per aver mostrato un piglio e una personalità non comuni, e all’intero staff tecnico, esempio di professionalità che il mondo ci invidia”.

Nel day 6, ultimo, ai due ori di Morelli e Bettella nelle finali dirette della mattina, si sono aggiunti altri tre ori nel pomeriggio: primo su tutti quello di Monica Boggioni, anche WR, sui 150 misti SM3-4 coperti in 2:41.52, davanti alle cinesi Cheng (2:41.67) e Deng (3:00.98), poi di Federico Morlacchi, sui 400 stile S9, chiusi in 4:25.19, davanti al portoghese Grachat (4:31.09) e al croato Vincetic (4:32.42). Infine è campione del mondo, dei 50 stile S9, anche Simone Barlaam, primo in 25.38, davanti allo spagnolo Mari Alcaraz (26.22) e al finlandese Lahteenmaki (26.67).

Argento dell’Italia all’ultima fatica di questi Mondiali, la staffetta maschile 4×50, che con 2:44.36 si arrende alla Cina, prima in 2:18.86, record dei campionati, ma di un soffio mette in fila il Messico (2:44.63).

Quarto, infine, Antonio Fantin sui 50 stile S6, chiusi con 31.47. Gara vinta dal colombiano Crispin in 29.61.

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