Paolo Barelli
Paolo Barelli

“In merito a quanto apparso su più mezzi di informazione e dopo le dichiarazioni rilasciate dal presidente del Coni Giovanni Malagò a margine della Giunta del Coni, che hanno di fatto già provocato turbativa elettorale, ritengo utile esprimere alcune considerazioni.
Rammento che gli uffici legali del Coni – secondo cui io ed i consiglieri federali uscenti, che abbiamo presentato e successivamente ritirato il ricorso al Tar del Lazio relativo alla delibera di Giunta CONI n. 278/2016, saremmo ineleggibili – sono gli stessi che, attraverso un parere pro veritate, hanno ispirato la denuncia per truffa aggravata sostenuta avverso la Federazione Italiana Nuoto e successivamente ritenuta inesistente dagli organi giudiziari, malgrado due opposizioni del CONI ad altrettante richieste di archiviazione.
Ricordo ancora che proprio il presidente del CONI Giovanni Malagò, il 21 agosto scorso, ha dichiarato che “se Barelli si voleva candidare, era indispensabile che ritirasse tutti i ricorsi perché” altrimenti “non aveva i requisiti per poterlo fare”, sottolineando che “era scontato che sarebbe successo” (fonte Italpress).
Pertanto proprio il CONI aveva ribadito che la rinuncia ai ricorsi in essere avrebbe comportato automaticamente l’eliminazione, a suo discutibile parere, delle cause ostative all’eleggibilità. Ciononostante ha successivamente presentato opposizione alla rinuncia ai ricorsi, peraltro non prevista dal codice amministrativo e di dubbia legittimità.
Appare evidente quindi che l’interesse primario del vertice del CONI non sia la difesa e valorizzazione della volontà assembleare, chiamata ad eleggere i propri quadri dirigenziali il prossimo 10 settembre in totale libertà, bensì la realizzazione di un progetto perseguito da almeno tre anni con una serie di azioni legali giustificati quali “atti dovuti” e con continue opere mediatiche di discredito, sin dall’ipotesi di commissariamento più volte pubblicata da vari quotidiani fin dalle Olimpiadi invernali di Sochi 2014.
Nel contempo la Federazione Italiana Nuoto, malgrado le invadenti vessazioni subite, ha continuato a lavorare alacremente e, col sostegno delle società, delle forze tecnico-dirigenziali e degli atleti, ha prodotto una serie di risultati di cui va orgogliosa: il record di medaglie olimpiche conquistate (otto di 28 dell’intero sport italiano, ben il 28,57%) e di quattro specialità sul podio, 29 medaglie mondiali (7 d’oro) e 111 europee (37 d’oro), che tanto lustro hanno portato al paese e prodotto i complimenti dei Presidenti della Repubblica Giorgio Napolitano e Sergio Mattarella e del Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
In relazione alle continue forzature contro di me e la Federazione Italiana Nuoto ritengo ormai indispensabile l’intervento del Governo, autorità vigilante sul CONI, ai fini di valutare la legalità e legittimità di tali azioni.
Nel frattempo diffido in modo formale chiunque continui a sostenere che io non sia eleggibile, preannunciando di aver già dato mandato ai miei avvocati di tutelarmi in tutte le sedi competenti contro chi dichiarasse o riportasse falsità.

Grazie per l’attenzione”.

Paolo Barelli, candidato a presidente della Federnuoto

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